Presidenza Ente Teatro, i sindacati incalzano Accorinti

Accorinti al Vittorio Emanuele1
Il sindaco Accorinti durante un'assemblea al Vittorio Emanuele

“Gli abbiamo chiesto di assumere la presidenza in attesa della scelta del presidente dell'Ente Teatro ma non ha voluto. I curricula sono stati presentati il 29 luglio scorso e dopo quasi due settimane non ha deciso. E' intollerabile”.

La pazienza di SLC Cgil, UILCOM Uil, FIALS Cisal e Sadirs si è esaurita e con loro anche quella dei lavoratori del Vittorio Emanuele.

Da troppo tempo aspettano che i fatti seguano alle promesse e adesso non intendono più aspettare.

Questa mattina i segretari generali di categoria Pippo Di Guardo, Antonio Di Guardo, Carmelo Tavilla e Osvaldo Smiroldo sono andati a Palazzo Zanca.

L'idea era quella di parlare direttamente della questione con il sindaco Renato Accorinti che però era appena andato in Prefettura e quindi si sono incontrati con l'assessore alla Cultura Sergio Todesco e con il Capo di Gabinetto Silvana .

Senza troppi giri di parole i dirigenti sindacali hanno chiesto la nomina immediata del presidente. “Il teatro, la città ed i lavoratori che da oltre 20 anni aspettano risposte non possono più attendere -hanno dichiarato. Non ci interessa chi sarà scelto, noi non abbiamo preferenze. Valuteremo il nuovo presidente sulla base del suo operato. Ma il sindaco Accorinti non deve perdere più tempo e deve fare una scelta”.

L'assessore Todesco si è impegnato a far scegliere il futuro presidente nei prossimi giorni, al massimo entro martedì. “Quello stesso giorno -avvertono i sindacati- convocheremo un'altra conferenza stampa per chiedere a Crocetta l'invio immediato di un funzionario della Sicilia come commissario ad acta che possa lavorare insieme al nuovo presidente in attesa che si nomini il Consiglio di Amministrazione”.

E sempre a proposito del CdA, SLC Cgil, UILCOM Uil, FIALS Cisal e Sadirs definiscono “inutile e pregiudizievole” l'iter del bando pubblico deciso del commissario straordinario della Provincia Filippo Romano per la selezione delle due nomine (vice presidente e un consigliere) che sono di sua competenza. Per legge il Consiglio di Amministrazione deve essere composto da cinque membri e quindi, tra i 3 del Comune, presidente compreso, i 2 della Provincia e quello della Regione si arriva a sei e questo pastiche rischia di ritardare ulteriormente l'avvio della normale attività dell'Ente Teatro.

Su una cosa comunque i sindacati non transigono: “non accetteremo trasformisti dell'ultima ora alla guida del teatro -dichiarano. La città ed i lavoratori meritano di meglio”.

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