Presentata la Vara 2014: comitato pulito e ceppo libero

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La Vara

Ad affiancare una fondi che consenta al Comune e alla città di “fare la festa” alla Madonna dell'Ascensione, l'assessore alla Cultura Tonino Perna si è impegnato nella “ripulitura” di un'occasione spesso sporcata da ombre di malavita e presunta criminalità.

“Io non so cosa succedeva negli anni passati -mette le mani avanti l'assessore. Da quello che mi è stato raccontato è possibile che qualcuno del comitato avesse avuto problemi con la giustizia, ma con questo non procederei a criminalizzare tutti”.

Insomma, Perna si leva l'impiccio di un comitato scomodo e di possibili critiche e convocati i nuovi comitati, quello tecnico e quello storico-scientifico, trova l'accordo per una gestione più trasparente e forse un po' più vicina al senso religioso della festività.

“Abbiamo deciso che i comitati saranno formati da persone che non hanno alcun processo in corso, neanche un avviso di garanzia- precisa Perna. Ovviamente, questo discorso non vale per i tiratori. Chiunque sia libero ha il diritto di tirare la Vara”. Ma c'è di più. L'anno scorso il sindaco Renato Accorinti, era salito sul ceppo della Vara, esautorando di fatto il capovara, che con la bandiera dà i segnali ai tiratori. Forse la valanga di critiche, forse la volontà di una festa della gente e per la gente ed ecco che le regole da quest'anno cambiano.

In primis per i giornalisti, che saliranno sul ceppo solo all'inizio della manifestazione per poi scendere definitivamente e che dovranno anche sottoscrivere un protocollo di accettazione delle regole della manifestazione. Dopodiché, le uniche due persone che avranno il permesso di stare sulla machina votiva saranno i due segnalatori, che tecnicamente sventolano la bandiera quando la Vara è pronta a ripartire. Loro e nessun altro.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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