Precari Provincia, la delibera per la stabilizzazione al palo

Clara Crocè, segretario generale FP Cgil di Messina

La delibera per la loro stabilizzazione è rimasta chiusa in un cassetto di Palazzo dei Leoni. La promessa fatta il 27 dicembre scorso dal presidente della Provincia Nanni Ricevuto non ha avuto seguito e adesso la FP Cgil di Messina va all'attacco per tutelare i diritti dei precari.

Stando infatti alla denunzia del segretario generale della FP Cgil Clara Crocè, la delibera che Ricevuto promise di portare in Giunta il 28 dicembre non è mai stata inviata alla Regione.

“L'amministrazione provinciale -dichiarò il 27 dicembre 2012 Ricevuto- adotterà una delibera che sarà portata in Giunta domani che auspica il prolungamento dei termini per la trasmissione del di stabilizzazione e la revisione dei vincoli normativi e di ordine finanziario che in questo momento ne impediscono l'adozione”.

Da notare l'uso del verbo auspicare invece di qualcosa di molto più concreto, come per esempio garantire. Ma tant'è, si pensava davvero che la stabilizzazione dei 98 precari della Provincia fosse ormai alle porte. E invece no. Perché a distanza di quasi tre mesi tutto è ancora fermo.

“Definemmo la delibera un bluff -ricorda la Crocè- e seguirono dei botta e risposta al vetriolo, ma non avremmo mai creduto che il presidente fosse capace  di costruire  un bluff sul bluff . La presunta delibera (nessuno l'ha mai vista né tantomeno è stata pubblicata all'Albo Pretorio, ndr) è rimasta  nei cassetti  e non è mai stata trasmessa all'assessorato regionale al Lavoro. E'  incredibile il presidente Ricevuto: ha uno strano concetto  della verità e gioca con  il futuro delle persone. Evidentemente, come per lo Stregatto di Alice nel paese delle meraviglie, ”ciò che è sarebbe e ciò che non è, sarebbe”.

Anche alla luce dello smantellamento delle Province deliberato ieri dall'ARS con il maxi-emendamento della maggioranza che oggi avrà il voto definitivo, è più urgente che mai definire il futuro dei precari di Palazzo dei Leoni. La FP Cgil sta già organizzando una mobilitazione che si preannuncia memorabile. “Adesso basta -conclude la Crocè. Con l'abolizione delle Province è necessario garantire anche il personale precario e noi andremo avanti fino a quando non otterremo tutele ben precise per il futuro di questi lavoratori, che da oltre 20 anni con il proprio impegno contribuiscono al funzionamento dell'ente”.

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