Ponte sullo Stretto, l’analisi costi-benefici di Uniontrasporti lo promuove a pieni voti

Unioncamere salvini siciliansROMA. “Il ponte sullo Stretto produrrà benefici economici e sociali ben superiori ai suoi costi“. A ratificarlo è l'analisi costi-benefici prodotta da Uniontrasporti in collaborazione con OpenEconomics utilizzando le linee guida richieste dall'Unione Europea. Lo studio, commissionato da Unioncamere Sicilia, è stato presentato oggi a Roma alla presenza, tra gli altri, del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e dell'amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci nel corso di un convegno sugli impatti ambientali ed economico-sociali generati dal ponte sullo Stretto.

I vantaggi apportati dall'infrastruttura, al netto dei costi, risultano positivi per oltre 1,8 miliardi di euro, con un rapporto costi-benefici di 1,2.  Già durante la costruzione l'opera apporterà un contributo di 23,1 miliardi al PIL, creerà 36.700 posti di lavoro stabili e alimenterà con 10,3 miliardi complessivi di euro le entrate fiscali nelle casse dello Stato.

Il ponte sarà una delle opere più importanti previste dal piano infrastrutturale del Governo nell'ambito della Rete Transeuropea dei Trasporti (TEN-T) e del completamento del corridoio scandinavo-mediterraneo. L'analisi del rischio economico è risultata positiva nel 70% dei casi, evidenziando un grado di rischio non elevato.

“I tempi sono legati all'approvazione del CIPESS, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile -spiega Ciucci. La legge dice entro il 31 dicembre 2024 e quindi il 2025 sarà l'anno della prima attività sul territorio: la parte della fase realizzativa, che significa opere sul territorio e la progettazione esecutiva. In tutto le stime sono di 8 anni per il completamento dell'opera e prevediamo l'apertura al traffico del ponte per il 2032″.

Per quanto riguarda i costi, Ciucci ha chiarito di ritenere che “13,5 miliardi sia il valore aggiornato” e quanto ai ricorsi dei nopontisti, si limita a commentare che “al momento non sono un problema”.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.