Politica. Il consigliere Gioveni: “La pista ciclabile urbana va smantellata”

foto 1 Libero Gioveni

Ieri l'ex assessore alla mobilità urbana Cacciola ha accusato il sindaco De Luca di voler distruggere tutto quello che lui ha costruito in questi anni! Avrà anche ragione su alcune questioni, ma giuro che se il primo cittadino dovesse decidere di rimuovere l'assurda, inutile e pericolosa pista ciclabile in centro, io gli stringerei la mano”. Con queste parole il consigliere comunale del PD Libero Gioveni, dopo aver chiesto in passato in più occasioni la rimozione della pista ciclabile urbana realizzata 4 anni fa da Accorinti, perché ritenuta da sempre inutile e molto pericolosa, adesso confida nella volontà politica della nuova amministrazione De Luca, auspicando possa andare proprio in questa direzione.

Pur essendo concettualmente favorevole all'idea di disporre di uno spazio per il percorso delle biciclette – afferma Gioveni – è apprezzabile quello di via Consolare Pompea prolungato fino a S. Agata, anzi urge ripristinare il tratto franato, insisto nel dire che il percorso ciclabile realizzato più di 4 anni fa oltre che sul corso Cavour, anche in via Cesare Battisti, in via Garibaldi e in via Tommaso Cannizzaro fronte Università, abbia deluso le aspettative, se non altro perché inutilizzato dai cittadini, forse poco avvezzi all'uso della bici in ”.

Occorre anche ammettere – continua il consigliere – che l'anarchia e l'inciviltà che regnano incontraste nelle nostre strade rendono tutta la situazione viaria davvero ingestibile! Nelle mie richieste di eliminare la pista ciclabile urbana infatti ho sempre riportato l'esempio della caotica via Cesare Battisti nel tratto compreso fra la via Tommaso Cannizzaro e la via Garibaldi, dove a causa della perenne doppia fila sul lato destro della , che mal si coniuga certamente con gli spazi già sottratti al transito delle autovetture dalle previste corsie degli autobus e delle biciclette, si è praticamente trasformata in una strada ad un'unica corsia”.

Per non parlare poi del tratto a ridosso dell'Università – continua Gioveni – che è sistematicamente coperto dalle auto in sosta, e quindi, così come per la via Cesare Battisti, occorrerebbe per almeno 12 ore giornaliere un presidio fisso di vigili urbani, e questo è praticamente impossibile viste le note carenze del Corpo. Se poi a tutto questo si aggiungono i potenziali pericoli che incombono per i ciclisti che transitano senza alcuna protezione proprio a ridosso della corsia dei bus, nonostante questa configurazione viaria sia regolarmente prevista dalle norme, non si può non evidenziare l'inutilità e la pericolosità di questo percorso ciclabile urbano e ne chiedo la rimozione”.

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