Politica. Amministrative 2018 Messina, cimiteri e baracche: le accuse di De Luca all’amministrazione Accorinti

cateno de luca siciliansMESSINA. “Il quadro gestionale dei cimiteri messinesi appare poco trasparente, inefficace e soprattutto molto distante dalle reali necessità del cittadino. Dalla sbandierata carta dei servizi cimiteriali è possibile leggere sotto il profilo strategico che tutto appare semplice, perfetto, funzionante, ma ciò deve avere una conseguenzialità sotto il profilo dell'operatività. Non è possibile ancora oggi vedere delle attese di mesi al deposito delle salme prima di avere una degna sepoltura”. Così Cateno De Luca, candidato a sindaco di Messina, che aggiunge: “Da quanto ci risulta, anche in questo settore persiste il classico paradigma dell'attuale Amministrazione Comunale: una buona comunicazione di strategie, affiancata a una mancanza totale di operatività. Questi comportamenti ovviamente non sono da ricondursi solo ed esclusivamente all'Amministrazione. Infatti, devono essere ricercati anche nei comportamenti anomali e poco professionali, cristallizzati nel tempo, da parte della struttura operativa. Anche in questo caso, la ricetta è quella proposta per gli altri settori strategici comunali: snellimento dei dipartimenti, figura dirigenziale unica e rotazione dei dipendenti, al fine di evitare posizioni di rendita. I cimiteri sono una risorsa da tutelare e potenziare sulla base delle esigenze dei cittadini, l'obiettivo del nostro lavoro è mirato a riqualificare e rendere più funzionali e decorosi i cimiteri del territorio. Il sistema dei cimiteri comunali è stato e continuerà ad essere una risorsa per tutta la comunità, una risorsa in termini economici e occupazionali.

Sotto il profilo architettonico -prosegue De Luca-  è indubbio che il Gran Camposanto è una risorsa di inestimabile valore. Esso è caratterizzato da un'architettura liberty e neoclassica, arricchita dalla presenza di una lussureggiante vegetazione e dai curatissimi giardini che inframezzano gli spazi sepolcrali. Il cimitero fu concepito sin dalle origini come un vero e proprio parco urbano e può essere definito “la galleria d'arte moderna e contemporanea all'aperto” della città di Messina. Sono tante, infatti, le presenze di artisti locali e non, sia dell'Ottocento che del Novecento, propugnatori in città delle varie correnti artistiche provenienti dal continente, in particolare dalla Francia (purismo, verismo, neobarocchismo, liberty, razionalismo). Nella parte alta del cimitero è presente la chiesa di stile gotico, il Cenobio, inizialmente residenza del cappellano del  cimitero che rivestiva anche il titolo di direttore. Obiettivo principale è quello di valorizzare questa enorme risorsa, attraverso la pianificazione/progettazione di conservativo e puntare su viiste guidate al gran camposanto che è una risorsa culturale di inestimabile valore”.

Rispetto poi al risanamento delle zone degradate della città, De Luca segnala che “insieme all‘assessore designato alle Infrastrutture Salvatore abbiamo avuto un confronto con i rappresentati il direttore generale dell'IACP Maria Grazia Giacobbe e il direttore amministrativo Antonio Recupero e il direttore del Servizio finanziario Fernando Caudo. Il quadro che è emerso è inquietante: 500 alloggi realizzati e assegnati e oltre 2000 famiglie in attesa di uscire dalle baracche con un alloggio dignitoso. Questa è la triste storia del risanamento e delle baracche di Messina.

Ora con l'Agenzia Comunale per il Risanamento che io ho fatto approvare nella Finanziaria tutto questo finirà: siamo pronti a scommettere che in cinque anni tutto questo sarà una triste storia. Abbiamo fatto un buon lavoro nel parlamento siciliano facendo approvare questi leggi strategiche per Messina e ora cercheremo di attuarle con il ruolo di sindaco di Messina”.

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