Per gli ex Il Detective si punta al PON Sicurezza

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Una protesta dei lavoratori a piazza Unione Europea

Dei 36 che hanno iniziato la vertenza ormai sono rimasti in 15 e per loro si sta pensando ad attingere ai fondi europei del PON Sicurezza.

L'ipotesi è stata discussa stamane dal segretario generale di Orsa Servizi Francesca Fusco con il sindaco Renato Accorinti.

L'idea è quella di utilizzare questi lavoratori, tutti guardie giurate transitati dalla società “Il Detective” alla KSM e poi finiti in mobilità, per servizi di vigilanza in città, anche se comunque non sarebbero alle dirette dipendenze del Comune di Messina.

“Si pensa di mettere a bando la somma ottenuta dal PON -spiega il segretario Fusco- e poi di indicare come titolo preferenziale l'assorbimento di questi lavoratori, la cui mobilità scadrà a dicembre.

A breve ci sarà un altro incontro con il vice sindaco Guido Signorino e con i dirigenti di Palazzo , durante il quale il sindacato Orsa presenterà una relazione dettagliata su come far diventare l'ipotesi di utilizzo del PON una realtà”.

La vicenda delle ex guardie giurate è iniziata due anni fa, quando il servizio di vigilanza all'università fu assegnato alla KSM. Che avrebbe dovuto assorbirli, così come promesso oltre un anno e mezzo fa durante gli incontri all'Ufficio Provinciale del Lavoro, quando scattò la messa in mobilità.

“Non si è attinto all'elenco dei lavoratori né si è rispettata la graduatoria, così come concordato durante un incontro in Prefettura convocato a marzo scorso -spiega ancora il segretario generale di Orsa Servizi Messina- e tra i lavoratori in forze all'ex Il detective ci sono state due sole assunzioni. I dirigenti locali della KSM rifiutano qualsiasi confronto. Ci avevano garantito che ci saremmo incontrati a luglio, ma a dispetto di questo impegno non ci hanno mai convocato”.

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