#Patti. Pizzo ai Bontempo Scavo: assolti 3 imprenditori, uno condannato
Avevano negato davanti ai giudici di avere subito le richieste di pizzo del clan mafioso dei Bontempo Scavo di Tortorici ed erano stati incriminati per falsa testimonianza e per favoreggiamento personale.
Ieri il tribunale di Patti ha assolto gli imprenditori Vincenzo Antinoro (58 anni, di Mussomeli), Giuseppe Antinoro (53 anni, di Mussomeli) e il commerciante Calogero Cassarà Scurria (66 anni, di Castell'Umberto).
I tre, insieme a un altro imprenditore, Antonino Marino (40 anni, di Brolo) avevano dichiarato in udienza durante un processo presso il Tribunale di Patti di non avere ricevuto richieste estorsive da un'impresa che eseguiva dei lavori a Sinagra, con in più l'aggravante di aver commesso il fatto per agevolare i membri di un'associazione mafiosa. Per loro il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 2 anni di reclusione.
Giuseppe Antinoro era stato accusato anche di favoreggiamento personale per aver consentito agli estortori di evitare le indagini, dichiarando durante una deposizione al Commissariato di Polizia di Capo d'Orlando di non aver ricevuto alcuna richiesta.
condannato a un anno e 6 mesi di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale della pena Antonino Marino, difeso dall'avvocato Carmelo Occhiuto di Patti.
Assolti invece perché il fatto non sussiste Vincenzo Antinoro e Calogero Cassarà Scurria, difesi rispettivamente dagli avvocati Piero Sorce di Caltanissetta e Carlo Autru Ryolo di Messina e dagli avvocati Salvatore Zingale di Patti e Pinuccio Calabrò di Barcellona Pozzo di Gotto. E' stato dichiarato estinto per prescrizione il reato a carico di Giuseppe Antinoro, difeso dagli avvocati Pietro Sorce e Carlo Autru Ryolo.