Panarello e Greco: “Fermare lo spreco di risorse dell’Alcantara”

Filippo Panarello, parlamentare DS all'Assemblea Regionale Siciliana

“Bisogna fermare lo spreco di risorse idriche dell'Alcantara perpetrato da SiciliaAcque e restituire a Messina e ai Comuni interessati l' dell'Alcantara”.

A chiederlo i deputati regionali Filippo Panarello (PD) e Marcello Greco (DRS), che hanno scritto al presidente della Commissione Territorio e Ambiente dell'ARS Giampiero Trizzino, chiedendo di convocare l'assessore regionale all'Energia, i rappresentanti di SiciliaAcque, AMAM e Comune di Messina per definire le iniziative necessarie per consentire ai Comuni interessati di “usufruire dell'Acquedotto dell'Alcantara e di far cessare l'attuale situazione, caratterizzata da intollerabili sprechi”.

“Serve un incontro urgente -scrivono Panarello e Greco- per arrivare a stipulare una nuova convenzione con SiciliaAcque e permettere ai Comuni interessati di godere delle risorse idriche”.

Negli ultimi anni l'azienda comunale di Messina (AMAM) che gestisce il servizio idrico, ha garantito attraverso l'acquedotto di Fiumefreddo l'approvvigionamento della città, nonostante abbia dovuto rinunciare all'acqua dell'Alcantara a causa delle esose tariffe praticate da SiciliaAcque.

Basta però una frana o un altro evento non prevedibile e i rubinetti di Messina restano a secco, come è accaduto più volte nell'ultimo anno. Per i due parlamentari “sarebbe utile prevedere la possibilità di utilizzare l'acquedotto dell'Alcantara. L'opera fu costruita con fondi della Cassa per il Mezzogiorno finalizzati all'approvvigionamento idrico di Messina ed altri Comuni della costa ionica messinese.

La gestione, per la quale era stato costituito un apposito Consorzio tra i Comuni interessati, fu affidata all'EAS senza disconoscere i diritti dei Comuni coinvolti.

A nostro avviso -dichiarano Panarello e Greco- per i motivi accennati Messina e gli altri Comuni non possono essere trattati da SiciliaAcque alla stregua degli altri utenti. Oltretutto, la rinuncia da parte dell'AMAM del quantitativo di acqua precedentemente erogato, ha dato luogo ad una situazione scandalosa. Infatti, l'acqua non erogata a Messina, centinaia di ettolitri, poiché non può essere riportata alla stazione di pompaggio, viene sversata nel torrente Giampilieri. Non sappiamo se questi comportamenti da parte di SiciliaAcque configurino un danno erariale ma, certamente, costituiscono uno sperpero scandaloso di preziose risorse idriche. Per questo serve una nuova convenzione in tempi rapidi”.

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