#Palermo. I Vigli sequestrano un alimentari per carenze igienico sanitarie

Polizia_Municipale_Palermo_2Tortellini freschi e formaggi tenuti a temperatura ambiente. Riso e cereali infestati da parassiti. Blatte che scorrazzano nei magazzini. Un negozio di alimentari in via dello Spezio, alle spalle del teatro Politeama, a Palermo celava ogni genere di violazione delle norme sanitarie. Gli genti della Polizia Municipale lo hanno sequestrata un'attività di di prodotti alimentari per gravi carenze igienico sanitarie.

Dal sopralluogo, compiuto dagli agenti del nucleo di controllo attività commerciali su area pubblica , è risultato che le derrate alimentari in vendita, venivano esposte in violazione della normativa igienica vigente in materia di conservazione, confezionamento ed etichettatura, tali da arrecare gravi pregiudizi alla salute dei consumatori.

Lunga la lista delle carenti condizioni igieniche dei locali: tetto e pareti annerite, scrostate e con vaste macchie di umidità, fili elettrici volanti, senza alcun fissaggio, pavimento sudicio e unto, per mancanza di una regolare pulizia, a contatto con derrate alimentari. Spazi angusti per accedere ad una toilette emanante odori nauseabondi e presenza di ragnatele, blatte circolanti indisturbate e trappole per topi.

In un vano adibito a deposito giacevano rifiuti e altri scarti di lavorazioni.

All'interno dei locali, erano presenti cinque congelatori, dei quali non era desumibile la temperatura di esercizio a causa del malfunzionamento del termostato per cui gli alimenti conservati, risultavano cristallizzati all'interno delle loro confezioni. Le griglie di tre armadi frigo, dove venivano conservati le carni e i prodotti ittici, risultavano corrose dalla ruggine che provocava dei fori da dove fuoriusciva della condensa.

Per quanto accertato, gli agenti hanno proceduto al sequestro dell'attività e alla denuncia del titolare all'autorità giudiziaria per in commercio e vendita di sostanze non genuine.

mm

Armando Montalto

Tra la metà dei Novanta e i primi Duemila ha cambiato città, paese e occupazione con la rapidità di un colibrì. Insomma, questo quarantenne messinese, dopo aver fatto consegne a Canal Street, parlato in nome della UE, letto Saramago, tirato sassi sul Canal Saint Martin e bevuto fiumi di birra ha deciso. Tornare a casa, mettere su famiglia e la testa a posto. Oggi si divide tra libri, mare e famiglia. Intanto, prova a scrivere e a raccontare Messina.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *