#Palermo. Truccano le carte per vincere l’appalto sul servizio antincendio

Finanza PAlermoHanno fatto carte false per ottenere l'appalto per il servizio antincendio boschivo regionale. Ma, il Nucleo di Polizia Tributaria della di Palermo, al termine di una complessa indagine ha svelato la truffa colossale ai danni dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente.
Le Fiamme Gialle hanno effettuato una serie di sequestri preventivi  per un valore pari a 12 milioni e 519 mila  nei confronti degli amministratori pro tempore delle società Heliwest, Elifriulia, Elitellina ed Elimediterranea.
A finire sotto sequestro sono stati l'intero capitale sociale, gli immobili le attrezzature aziendali, alcuni aeromobili
delle società coinvolte nonché le somme, in corso di quantificazione, depositate sui numerosi conti correnti nella disponibilità degli indagati e delle società stesse.
I dirigenti delle società dovranno rispondere di truffa aggravata a danno dello Stato, falsità in atto pubblico, turbata libertà degli incanti, inadempimenti di contratti di pubbliche forniture.
L'attività investigativa ha accertato che le quattro società per aggiudicarsi l'appalto sul servizio antincendio hanno attestato di avere la disponibilità di personale di volo e tecnico in realtà inesistente. Inoltre, le società, riunite in un'associazione temporanea d'imprese (ATI), hanno dichiarato di poter impiegare due elicotteri che, invece, erano già impegnati altrove.
Le false attestazioni sono risultate determinanti per la partecipazione alla gara che, visti i requisiti particolarmente stringenti, ha visto partecipare solo l'ATI.
“In questo modo – spiegano dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza – le società coinvolte hanno potuto assicurarsi un appalto milionario a tutto danno delle casse regionali, atteso che, in virtù della assenza di altre offerte, l'aggiudicazione è avvenuta con un ribasso irrisorio dello 0,84%. Ma i comportamenti truffaldini hanno pure riguardato la materiale esecuzione del servizio, comportando ripetuti inadempimenti del contratto d'appalto”.
Infatti, secondo gli inquirenti, l'ATI, non avendo un'adeguata disponibilità di tecnici e piloti, ha dovuto falsificare la rendicontazione dei turni di servizio svolti dal personale.

Dal Comando della Finanza spiegano che: “è stata fatta fittiziamente figurare la presenza di addetti al servizio antincendio presso le nove basi dislocate in Sicilia che, in realtà, risultavano fruire presso altre regioni italiane di turni di riposo, con la conseguenza che l'intervento era assicurato dai pochi tecnici e piloti realmente presenti, costretti perciò a garantire più ore di presenza al lavoro di quelle dovute, in dispregio alle disposizioni emanate dall'ENAC in materia di limiti di volo”

La mancanza di tecnici non ha reso possibile le manutenzioni giornaliere, determinando talvolta l'impossibilità di impiegare gli elicotteri a disposizione. “Circostanze – aggiungono dalle Fiamme Gialle – queste nelle quali, per non incorrere nelle onerose penali previste in caso di indisponibilità degli elicotteri, gli indagati si sono resi responsabili di ulteriori gravi comportamenti fraudolenti culminati, in caso di richiesta di intervento, nella simulazione di improvvise avarie che avrebbero costretto gli aeromobili, prontamente levatisi in volo, a rientrare alla base”.

Le indagini proseguono per il completo accertamento delle responsabilità individuali anche in riferimento a ulteriori episodi criminosi.

Giuseppe Marino

Laureato in Giornalismo all'Università degli studi di Messina. Si occupa a tutto campo della sezione sportiva di Sicilians, con un occhio di riguardo verso il calcio nostrano. Vi racconterà di tutto e di più sull'ACR Messina e sul panorama sportivo regionale.

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