#Palermo. Spacciava allo Zen, arrestato pusher 22enne

hashish_spinello_canna_marijuana_poliziaIeri notte spacciava in via Marchese Nicolò Pensabene, una pattuglia lo ferma e lo arresta.

Nell'ambito di mirati servizi di prevenzione disposti dal Questore, volti a frenare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo, la Polizia ha arrestato Salvatore Lombardo 22enne del quartiere Zen, ritenuto responsabile di spaccio di sostanza stupefacente, verosimilmente marijuana.

I Poliziotti, durante un regolare servizio di controllo del territorio, intorno alle 4 e 30, hanno visto il giovane, a loro già noto, allungare il braccio all'interno dell'abitacolo di un'auto, giunta pochi istanti prima, cedere delle buste di cellophane trasparente e ricevere in cambio delle banconote.

Lombardo, pregiudicato, anche per reati in materia di stupefacenti, accortosi dell'imminente arrivo della volante di Polizia, è scappato a piedi.

“In quel frangente – spiegano dalla Questura di Palermo – uno degli agenti ha bloccato gli occupanti del'auto, mentre il collega parte all'inseguimento del giovane pusher. Il tentativo di fuga del giovane si è protratto per diverse centinaia di metri, durante i quali il fuggitivo si è disfatto di altre buste di cellophane e di alcune banconote, terminando sul pianerottolo della sua abitazione in via Costante Girardengo continuano dalla Questura – dove, prima di riuscire a fare ingresso a casa, è stato raggiunto e bloccato”.

Il giovane a questo punto ha iniziato ad urlare, cercando di chiamare a raccolta gli abitanti del padiglione, che puntualmente sono giunti a dare manforte al malvivente, per impedire che la Polizia potesse bloccarlo

“Con non poche difficoltà, gli agenti sono riusciti a far salire sulla volante Lombardo – spiegano dall Questura di Palermo – che ha cercato con calci e pugni di guadagnare nuovamente la fuga, e una volta giunti negli uffici di Polizia, lo hanno tratto in arresto per il reato di spaccio di sostanza stupefacente”.

Il 22enne, dopo le formalità di rito, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria che ha convalidato l'arresto, è stato posto agli arresti domiciliari.

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Armando Montalto

Tra la metà dei Novanta e i primi Duemila ha cambiato città, paese e occupazione con la rapidità di un colibrì. Insomma, questo quarantenne messinese, dopo aver fatto consegne a Canal Street, parlato in nome della UE, letto Saramago, tirato sassi sul Canal Saint Martin e bevuto fiumi di birra ha deciso. Tornare a casa, mettere su famiglia e la testa a posto. Oggi si divide tra libri, mare e famiglia. Intanto, prova a scrivere e a raccontare Messina.

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