#Palermo. Solar Plexus, prima personale di Marco Cassarà

L'esposizione prende il nome da un piccolo libro d'artista del 2015 presente in mostra, composto da poco meno di 200 pagine, è quasi uno spettrogramma cartaceo che materializza i “suoni” dell'interiorità, attraverso affioramenti cromatici densi e preziosi, che scaldano la superficie talora cupa e bituminosa, oppure chiara e adamantina.
Lo spazio espositivo di N38E13 sarà dominato dall'installazione Nerve Net, in cui pittura e scultura si fondono armonicamente. Si tratta di monocromi pittorici su tronchi d'albicocco grezzi disposti nello spazio, seguendo la forma e la disposizione degli organi del corpo umano. Infine completa l'esposizione un'opera di grandi dimensioni della serie The Rising, un dipinto su cuoio conciato, in cui il colore sembra trasudare dalla materia organica, combinandosi alla potenza espressiva e arcaica della pelle.
Così Giusi Diana nel testo di presentazione: “la ricerca di Cassarà si muove nell'ambito dell'astrazione simbolica, con implicazioni in chiave metafisica, nel solco della tradizione pittorica e filosofica sia orientale che occidentale. Nelle opere in mostra la via d'accesso universale ad un mondo altrimenti di soggettiva intuizione è la potenza mistica del colore. La risonanza interiore, nei suoi dipinti, si fa fisica attraverso il potere evocativo del colore che mette in vibrazione la nostra intelligenza spirituale, una sorta di sopita consapevolezza, o meglio di ancestrale ricordo che agisce per il tramite psichico.”
La mostra sarà accompagnata, in occasione del finissage, da un catalogo d'artista, con testi critici della curatrice, prodotto in edizione limitata.