Oltre 800 alloggi del Comune ancora in mano all’IACP

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Libero Gioveni, consigliere comunale UDC

La legge è del 2011, ma gli 836 alloggi che dall'IACP devono transitare nel patrimonio immobiliare del Comune di Messina sono ancora di proprietà dell'Istituto. Per legge il passaggio delle consegne era stato fissato all'1 gennaio 2012, eppure in questi anni si è mosso ben poco.

A denunciarlo è il consigliere comunale UDC Libero Gioveni, che per la seconda volta (la prima a maggio scorso) chiede chiarimenti all'amministrazione Accorinti in merito a quello che definisce “l'ennesimo paradosso tutto messinese.

Si tratta -spiega Gioveni- di tutti quegli alloggi realizzati grazie alla Legge 640 del 1954 per i quali, dopo la 214 del 2011, a fine novembre 2013 l'Agenzia del Demanio aveva provveduto a sottoscrivere un verbale di trasferimento che ne certificasse il definitivo passaggio.

Il passaggio di proprietà è già stato formalizzato, ma ancora non è stato dato seguito ai necessari adempimenti amministrativi per la presa in carico di tutti gli 836 alloggi (trasmissione delle planimetrie degli immobili, contratti di locazione, generalità degli assegnatari, documentazione che attesti eventuale presenza di contenziosi, dati e quant'altro) e tutto ciò lascia sempre più sgomenti e preoccupati gli assegnatari, che sperano nella definitiva titolarità del Comune di Messina nelle competenze sugli alloggi così da poterli riscattare”.

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L'evidente degrado delle palazzine IACP di Bisconte (foto d'archivio)

Tra l'altro, proprio in virtù di questa legge, da oltre due anni l'IACP ha smesso di curare la manutenzione degli immobili, continuando però fino ad aprile scorso a incassare gli affitti. Secondo Gioveni, si tratta di 28 mensilità (oltre un milione e mezzo di euro) che l'istituto deve restituire a Palazzo Zanca.

“Il Comune -chiosa Gioveni, che ha già investito del problema la X Commissione consiliare– ha legittimamente richiesto i canoni pregressi indebitamente riscossi dall'IACP, ma non sembra che questa restituzione sia ancora avvenuta. Urge quindi accelerare tutto l'iter amministrativo per concludere positivamente una vicenda che si trascina ormai da fin troppo e che sta continuando a far perdere risorse preziose a Palazzo Zanca, che di questi tempi non può di certo permetterselo”.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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