Oltre 30 profughi minorenni al PalaNebiolo ma il Comune tace

Palanebiolo 4
La sala mensa della tendopoli del PalaNebiolo

Sul fatto che la competenza sui minori non accompagnati sia delle amministrazioni non ci sono dubbi. Le normative in materia sono chiare. Eppure il Comune di Messina continua a disinteressarsi degli oltre 30 profughi minorenni che vivono nella tendopoli del PalaNebiolo. Una struttura, quella dell'Annunziata, che è di prima accoglienza ed è destinata solo agli adulti o a bambini e arrivati in Italia con un parente.

Per tirarli fuori sarebbe sufficiente un migliaio di euro, stando a quanto ha dichiarato pubblicamente in Consiglio comunale il vicesegretario generale Giovanni Bruno su sollecitazione del consigliere di Cambiamo Messina dal Basso Gino Sturniolo, ma lo stesso dirigente ha ammesso che non ci sono i soldi per farlo.

Intanto, le sollecitazioni della Prefettura di Messina all' Accorinti perché si faccia carico di questi adolescenti (sono tutti tra i 16 e i 17 anni) cadono nel vuoto. A dispetto delle diverse lettere inviate dal Palazzo del Governo, sembra infatti che sia arrivata solo una risposta, peraltro interlocutoria, una quindicina di giorni fa. Poi il silenzio.

“Le strutture di accoglienza sono sature -spiega il Capo di Gabinetto Maria Adele Maio– e il fatto che non siano pagate con regolarità ha probabilmente determinato un giro di vite per la disponibilità all'accoglienza. Resta comunque il fatto che ormai ci sono oltre 30 profughi minorenni nella tendopoli e che è competenza del Comune prendersene cura.

Sia chiaro, comprendiamo le difficoltà dell'amministrazione e come Prefettura li seguiamo e facciamo in modo che siano ben protetti e separati dagli adulti. Ma è giusto che siano accolti in strutture adeguate e speriamo che Palazzo Zanca risolva questo problema il più velocemente possibile”.

Fin qui la Prefettura. Resta però il fatto che da una Giunta che non ha assunto alcuna posizione ufficiale contro l'assessore ai Servizi Sociali Nino Mantineo quando quest'ultimo ha insultato pubblicamente il prefetto Stefano Trotta (che ha ricevuto delle scuse solo dal sindaco Renato Accorinti e null'altro) ci si aspetterebbe qualcosa di più.

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