Nel torrente Bisconte-Catarratti anche gli scarichi fognari

Canali otturati torrente Bordonaro dettaglio
Un particolare del torrente Bordonaro-Catarratti

Cumuli di spazzatura, di inerti e adesso anche i liquami della fogna.

La situazione igienico-sanitaria del torrente Bisconte-Catarratti diventa sempre più pericolosa.

A denunciarlo è il consigliere comunale UDC Libero Gioveni, che all'amministrazione comunale di Messina chiede il rirpristino dell'alveo del torrente e il risanamento dell'area.

“L'alveo del torrente -spiega Gioveni- oltre a essere stracolmo di inerti, spazzatura, suppellettili e di una fitta vegetazione, adesso è attraversato da un fiume di liquami fognari che scorre implacabilmente verso valle, costringendo soprattutto gli abitanti di Fondo Pistone, residenti nei fabbricati che si affacciano proprio sul greto, a rimanere tappati in casa con le finestre sbarrate, per evitare il rischio di contrarre malattie! 

Non è la prima volta -ricorda il consigliere- che un'anomala condotta fognaria costruita nell'alveo del torrente esplode, ma sia il Comune di Messina che l'Amam non hanno mai risolto la questione, che presenta altri aspetti legati al mancato risanamento in una zona che adesso è tornata alla ribalta solo grazie al dibattito sulla destinazione dei locali prospicienti l'ex caserma militare”. 

Gioveni rimprovera il sindaco Accorinti, che “non può ricordarsi di Bisconte solo per l'individuazione del sito per il futuro Palagiustizia satellite o per dare ospitalità ai migranti. Il primo cittadino, che durante la campagna elettorale è stato anche a Bisconte indignandosi per le favelas e per la presenza dello stesso torrente ha il dovere di affrontare in modo concreto le annose problematiche del Risanamento di due zone popolose come Bisconte e Catarratti, collegate da un unico budello di strada”.

L'esponente UDC ricorda come “da decenni la vallata di Camaro attende la copertura attraverso un progetto inserito nell'ambito “C” del Risanamento il cui costo è ormai lievitato a ben 20 milioni di euro e che potrebbe essere finanziato con l'arrivo dei 43 milioni di euro garantiti dall'ex assessore regionale alle Infrastrutture Nino Bartolotta. Intanto però, urge intervenire per lenire i dei residenti”.

 

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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