Navi FS solo a Tremestieri: cronaca di un addio annunciato

Nave FS
Una nave del

Addio al porto storico. BluFerries concentra la maggior parte della flotta a Tremestieri e taglia il 30% del personale. Cambio di rotta il 29 settembre con le tre navi, due in servizio e una di riserva, della controllata del Gruppo Ferrovie dello Stato.

Passaggio questo, che è la chiusura del cerchio che il Gruppo FS insegue dalla metà degli anni Novanta: abbandonare la Sicilia e lo Stretto e concentrarsi su rotte molto più remunerative, mettendo da parte il diritto costituzionale alla continuità territoriale. Un'ordinanza attenta alla sicurezza dei cittadini ma poco lungimirante sulle conseguenze e l'addio è servito su un piatto d'argento.

“I motivi di questa decisione -spiegano infatti i sindacati dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil– sono rappresentanti per la dal divieto imposto con la delibera comunale di imbarcare anche i TIR da via Campo delle Vettovaglie. Quella quota di traffico rappresenta per BluFerries l'80% degli incassi, mentre passeggeri e gommato leggero sono marginali.

Secondo la società, traghettare solo auto, moto e viaggiatori è antieconomico e lo spostamento su Tremestieri consentirà di mantenere le quote di mercato.  Per l'occupazione le conseguenze saranno drammatiche: nell'immediato la riduzione di organico da 105  a 75 unità (-30%) per la rideterminazione dei turni e la soppressione di alcune corse settimanali, a cui si sommeranno le ricadute dell'indotto, rappresentato da biglietteria, piazzale, ormeggio e servizi di pulizia”.

Anche il sindacato Orsa incalza e chiede un'immediata convocazione in Prefettura. “La soluzione sommaria che ricade sempre e solo sui lavoratori e sull'utenza non è più praticabile –commentano il segretario generale di Orsa Sicilia Mariano Massaro e il delegato regionale Orsa Trasporti Michele Barresi. Abbiamo affiancato il sindaco quando Caronte&Tourist, con la nota arroganza, ha imposto gli orari estivi di imbarco e sbarco dei mezzi pesanti e ci siamo poi opposti alla precedente ordinanza comunale, che impediva h24 lo sbarco dei TIR nel porto storico prima che l'approdo  di Tremestieri fosse totalmente agibile.

Da tecnici del settore -proseguono Massaro e Barresi- ci siamo sempre preoccupati di individuare soluzioni praticabili. La città non è dei Franza e gli armatori privati non hanno alcun diritto di decidere in modo unilaterale le sorti della viabilità, ma ciò non significa che si possa impedire il trasporto marittimo per l'assenza di soluzioni alternative al porto storico.

Solo chi tiene le fette di prosciutto ben aderenti agli occhi non realizza che il porto di Tremestieri, così com'è, non può garantire l'intera movimentazione dei mezzi pesanti che attraversano lo Stretto. Sarà sufficiente la prossima mareggiata a far crollare il castello senza fondazioni e questa volta non ci sarà la nave del vettore pubblico a organizzare in fretta e furia lo smaltimento dei TIR carichi di merce deperibile”.

Il dato certo è che se BluFerries abbandona il porto storico, dal 29 settembre  la Sicilia rischia il definitivo isolamento. Nella fine settimana e di notte non si potrà attraversare lo Stretto e se a questo si aggiunge che BluFerries e Lines potrebbero non partecipare al bando ex Metromare per il collegamento veloce tra le due sponde che scadrà il 15 settembre, il quadro è completo.

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