Musica. Kunsertu e Truvatura insieme:

Kunsertu Truvatura Sicilians
Antonio Pizzi, Giacomo Farina, Carmelo Saterno ed Enzo Caruso

MESSINA. E' stato difficile resistere all'appuntamento con i leader dei due storici gruppi etnici messinesi, Kunsertu e Truvatura, che si sono esibiti qualche giorno fa, eccezionalmente insieme sullo stesso palco, in una Santa Maria Alemanna stracolma di estimatori entusiasti, nell'ambito della rassegna Quadro Clinico – Stare bene con Arte organizzata dal Team di MutualPass. Il concerto E facemu a vuluntà di Diu ha visto sul palco Enzo Caruso (Truvatura: voce, chitarra) e Giacomo Farina(Kunsertu: organetto, tamburello), insieme ad Antonio Pizzi (violoncello) e Carmelo Saterno (percussioni), con la partecipazione di Filippo Cavallaro (voce), ha proposto un ricercato e raffinato repertorio della tradizione popolare isolana che affonda la radici negli anni '70 del secolo scorso, quando, nel vivo fermento musicale di gruppi importanti come Nuova Compagnia di Canto Popolare e Musica Nova, rappresentati da nomi di tutto rispetto come Fausta Vetere, Peppe Barra, Eugenio Bennato per l'area partenopea e Taberna Milaensys, Rosa Balistreri e Otello Profazio per l'area dello , nascevano a Messina i Kunsertu e i Truvatura.

I testi e le musiche, estratti dal repertorio dei due gruppi di origine, ma anche riferiti ad interpretazioni di altri artisti, hanno fatto riferimento alla forma musicale classica tradizionale (tarantella, romanza, canzone, siciliana…) che, riletta e reinterpretata, ha rappresentato il punto di partenza per una produzione musicale originale e attenta al contesto storico-culturale da cui trae ispirazione.

Dal 1200 con Meravigliosamente di Jacopo da Lentini, della Scuola Poetica Siciliana, ai canti delle rivolte del '48 e del '60, passando per Malarazza, Guvernu ‘Taliano, Tirichitolla e Jana, il pubblico è stato coinvolto, in un crescendo di ritmi e sonorità, dai temi più cari al popolo Siciliano, da sempre spettatore e protagonista del passaggio di tante dominazioni che ne hanno segnato il carattere e la storia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *