Musica. Barcellona, Edoardo Bennato incanta il pubblico del Teatro Mandanici

Barcellona Eugenio Bennato SiciliansMESSINA. Un excursus emozionante quello offerto sul palcoscenico del Mandanici a Barcellona Pozzo di Gotto da Edoardo Bennato, che ha aperto il concerto interpretando uno dei propri brani più celebri, Dotti, medici e sapienti, vecchio successo del'LP Burattino senza fili,  ispirato alla favola di . “Attraverso i personaggi di questa favola -ha spiegato il cantautore partenopeo- ho raccontato in maniera dissacrante e ironica l'epoca odierna”. Artista molto sensibile, nel corso della serata, tra una canzone e  l'altra, Bennato ha toccato temi differenti, spaziando poi dal ricordo di Enzo Tortora (conosciuto durante un festival a Napoli) a quello della grande Mia Martini, entrambi vittime della calunnia, un “venticello che ti distrugge la vita“.

Accompagnato dall'ottima band con lui sul palco, l'artista ha regalato al pubblico un connubio perfetto tra eleganza, raffinatezza ed energia pura, entusiasmandolo al punto che, dopo essersi esibito per più di 2 ore proponendo le canzoni più che famose (L'isola che non c'è, Le ragazze fanno grandi sogni, Un giorno credi e molti altri), affascinato dai suoi virtuosismi musicali lo ha invitato a tornare in scena più volte. Considerato dai critici musicali l'ambasciatore del rock italiano, dopo gli esordi negli anni Sessanta e una breve parentesi londinese, all'inizio degli anni Settanta Edoardo Bennato  pubblicò il suo primo album Non farti cadere le braccia. Da lì, giusto per citare i più famosi, passando per Sono solo canzonette, Ok Italia, Se son rose fioriranno e Le vie del rock sono infinite, si arriva a Pronti a salpare del 2015, dedicato, oltre che a Enzo Tortora e Mia Martini, anche a Fabrizio De Andrè.

“Sono contento di ospitare Edoardo Bennato, un artista poliedrico e istrionico -ha commentato il direttore artistico del Mandanici Sergio Maifredi. La scorsa stagione abbiamo fatto sei volte il tutto esaurito e il merito va soprattutto a voi, alle maestranze e ai responsabili degli uffici”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *