#Messina. Via libera della Giunta al Bilancio Previsionale 2014

bilancioMeglio tardi che mai. Alla fine dell'anno mancano appena 33 giorni e finalmente stamane la Giunta Accorinti ha approvato lo schema del Bilancio Previsionale 2014.

In linea con le precedenti amministrazioni che hanno governato Messina, l'esecutivo di Palazzo Zanca si è ridotto all'ultimo minuto. Così adesso il Consiglio comunale potrà votare non solo il 2013 (che comunque ancora non è arrivato in Aula) ma anche la previsione di spesa per un anno che volge al termine.

Ancora una volta l'Aula sarà costretta ad andare a rotta di collo per approvare (o bocciare) i due documenti economico-finanziari. La promessa ribadita più volte in campagna elettorale dal vicesindaco Guido Signorino di presentare i Bilanci nei tempi previsti si è miseramente infranta contro le difficoltà dell'amministrare.

Glissando con notevole disinvoltura su questi aspetti, in un comunicato stampa che ancora una volta non è stato inviato alle redazioni dall'ufficio stampa del Comune, Signorino dichiara che “dopo il Consuntivo 2012, il Previsionale 2013, il Piano di Riequilibrio, il Consuntivo 2013, si tratta del quinto provvedimento finanziario dell'amministrazione Accorinti nel solco del risanamento dell'Ente. L'approvazione del Previsionale 2014 segue il Piano di Riequilibrio pluriennale varato a inizio settembre dal Consiglio Comunale”.

Evidentemente dimentico del fatto che più di uno dei provvedimenti citati è stato approvato solo grazie alle numerose proroghe concesse dal Governo nazionale, che sul Piano di Riequilibrio è sceso uno strano quanto inquietante silenzio dal parte del ministero dell'Interno e che giusto alcuni giorni fa l'Aula ha sonoramente bocciato la rimodulazione dei 39 mutui incautamente proposta dall'amministrazione, Signorino spiega che “quello approvato stamane è un documento particolarmente impegnativo”.

Ancora una volta cita la riduzione dei trasferimenti, uno dei cavalli di battaglia dell'amministrazione Buzzanca, Signorino parla di “sensibile riduzione” citando la diminuzione delle entrate (dai 429 milioni del 2012 ai 417 del 2013 agli attuali 400 milioni) anche se in realtà il taglio è del 6,8%.

“Pur nella necessità di mantenere l'equilibrio finanziario ed economico -spiega il vicesindaco- il bilancio approvato garantisce i servizi ai cittadini, consente gli interventi deliberati nella TASI per la protezione del territorio, la manutenzione delle strade e le altre destinazioni indicate dal Consiglio, avvia innovazioni gestionali per l'Ente, sostiene gli interventi nel campo culturale, supporta lo sviluppo del trasporto pubblico locale con l'extra-investimento destinato all'ATM per ampliamento e ammodernamento dei mezzi, assorbe la transazione dell'anno scorso sui consumi elettrici con la conseguente fuoriuscita dal mercato di salvaguardia. Circa 18 milioni di Euro sono destinati al rispetto della prima annualità del Piano di Riequilibrio: un obiettivo fondamentale per garantire a questo strumento credibilità”.

Resta da vedere se la Commissione competente del Viminale prima e la Corte dei Conti poi approveranno il Piano di Riequilibrio, ma su questo se ne dovrebbe sapere di più a breve.

Nella nota non si fa cenno ai mancati tagli sui consumi dell'energia elettrica e ci si concentra sui “10 milioni risparmiati sulle spese di segreteria generale, gestione economica, gestione delle entrate, anagrafe e per altri servizi generali, mentre il totale delle spese correnti si riduce di 6 milioni. Le maggiori economie sono state realizzate sulle spese per fitti passivi e mutui e sul personale (quasi 5 milioni in meno tra pensionamenti ed economie su buoni pasto, fondi per la produttività e straordinari”.

Signorino dichiara anche che nel Previsionale 2014 “sono state incrementate del 10% le risorse per la cultura e i beni culturali e dell'11% quelle per il settore sociale (per effetto, soprattutto, delle risorse derivanti dalla legge 328)”. E visto che a dispetto di quanto si potrebbe pensare il Comune di Messina è sotto organico, “il mantenimento del rispetto del Patto di Stabilità consentirà di attuare il Piano Triennale delle Assunzioni,  realizzando la stabilizzazione dei precari”.

Con incrollabile ottimismo, che ai più non sembra in alcun modo giustificato, il vicesindaco promette che “al termine di questa complessa operazione la città può guardare al 2015 con l'auspicio che questo costituisca l'anno della svolta, il giro di boa che potrà riavviare l'economia in città”. La palla passa adesso al Consiglio comunale, che dovrà confermare o smentire gli auspici dell'Amministrazione Accorinti.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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