#Messina. Trasparenza e legalità: le accuse del PD alla Giunta Accorinti

Conferenza stampa PD 17-1-2015Una dettagliata relazione sull'operato di Dipartimenti e aziende partecipate dall' 1 luglio 2013 al 31 dicembre scorso. Ancora una volta il PD punta il dito contro l'amministrazione Accorinti. E questa volta lo fa su uno dei cavalli di battaglia in campagna elettorale: la trasparenza.

Invece, accusa il Partito Democratico di Messina, non c'è traccia del controllo di regolarità amministrativa su un campione del 5% delle determine dirigenziali di impegno e liquidazione di spesa e accertamento delle entrate. Mancano anche  l'atto organizzativo sulle tecniche di campionamento, il rapporto semestrale sulle irregolarità riscontrate a cura del segretario generale e la scheda standard sull'efficacia di misure di prevenzione definite dai Piani Triennali di Prevenzione della corruzione da inviare all'autorità.

E visto che secondo la legge 190 del 2012 le attività più esposte a fenomeni di corruzione sono proprio le autorizzazioni, concessioni ed erogazioni di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici a persone, associazioni o enti, la riscossione di tributi e canoni, la gestione del personale in genere e la scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, ce n'è d'avanzo per richiamare all'ordine l'amministrazione guidata da Renato Accorinti.

“Abbiamo presentato interrogazioni sull'ATM, sulle assunzioni, sui passaggi di ruolo dei dipendenti delle partecipate –ha dichiarato in apertura di conferenza stampa il capogruppo consiliare del PD Paolo David. Ancora attendiamo delle risposte, ma ci sono dei termini che sono stati sforati. Non siamo qua per giudicare o andare contro nessuno. Daremo degli input su come rispondere per uscire dalle problematiche. Questo è il Partito Democratico di Messina”.

Presente anche il candidato sindaco alle scorse amministrative del centrosinistra Felice Calabrò, che ha ricordato che “si è iniziato questo cammino nel 2014 dicendo all'amministrazione cosa andava fatto, ma fino a oggi niente di quanto avevamo sottolineato è stato concretizzato. Abbiamo incalzato l'amministrazione, il 2014 è passato e adesso denunciamo i comportamenti omissivi. Oggi ci presentiamo alla stampa dichiarando che siamo al teatro dell' assurdo.

La nostra azione politica è attiva, mentre questa amministrazione ha sconfessato se stessa e i propri valori. E' evidente che non è mala fede ma approssimazione amministrativa. Le nostre proposte saranno date a tutti i dirigenti e a tutte le partecipate. Chiediamo una relazione dettagliata di tutti gli atti posti in essere a partire dal 2013. In particolare, vorremmo sapere come funzionano gli avanzamenti di carriera all' delle partecipate del Comune.

E' pensabile che un'amministrazione non risponda a interrogazioni così importanti? Allora andiamo a chiederlo direttamente ai dirigenti e ai vertici delle partecipate. Se entro 30 giorni non avremo la documentazione, scatteranno le denunce alle autorità competenti. Abbiamo un segretario generale che è anche direttore generale. Si pone un problema: è possibile che il controllore sia contemporaneamente il controllato? E che il capo della Polizia Municipale sia il dirigente di un dipartimento? Queste sono le che poniamo e sulle quali ci aspettiamo delle risposte”.

Emilia Barrile, presidente del Consiglio comunale, va all'attacco sulla gestione dei beni immobiliari da parte dell'amministrazione. “L'ingegnere Castronovo si sta attenendo alle linee guida della Corte dei Conti e ci sono i bandi per concedere due immobili ad altrettante associazioni che ne hanno fatto richiesta -ha spiegato. Ieri una nota dell'assessore Mantineo e un'altra della Panarello dicono che non possono essere affittati perché devono restare a disposizione del dipartimento e il bando è stato bloccato. Mi si dice anche che ci sono diverse convenzioni con associazioni. Ma in che modo si fanno queste convenzioni? E come mai si tratta solo di associazioni di estrema sinistra?”.

“ A Messina non c'è alcuna rete di legalità –incalza Giuseppe Santalco, capogruppo di Felice per Messina. Al presidente Cantone abbiano denunciato tutta una serie di mancanze in merito all'anticorruzione. Tutti i Comuni dovevano approvare il regolamento sulla trasparenza e sull'anticorruzione, ma Messina non lo ha fatto. In particolare, manca il codice di comportamento ed è necessario che si adotti subito. La Giunta deve controllare l' attuazione dei principi di trasparenza. Tutto doveva essere predisposto dal segretario generale Le Donne, che tuttavia non lo sta facendo. In ottobre ha approvato la bozza del Piano sulla trasparenza, ma solo dopo la nostra denuncia in conferenza stampa”.

Altrettanto gravi le denunce di Simona Contestabile. Il comandante della Polizia Municipale Ferlisi ha ufficialmente denunciato in commissione di ricoprire un ruolo senza averne diritto, essendo sia comandante sia dirigente di dipartimento –chiosa. E' chiaramente un caso di incompatibilità.  Per quanto riguarda poi l'Ente Teatro, questa amministrazione sconosce la disciplina che sottende alle scelte in termini amministrativi. La nomina del soprintendente Saija è inficiata da vizi e ci stiamo lavorando. Quello che ci fa specie è quanto leggiamo nel suo curriculum, che è sintetico e non chiarisce che tipo di ruoli abbia realmente ricoperto. Abbiamo chiesto ai teatri che lui nomina se hanno contezza del suo lavoro. Il Teatro Regio di Parma ci ha addirittura risposto di non conoscerlo, nonostante nel suo curriculum ci sia un riferimento a un ruolo di soprintendenza. Stesso con il Teatro Goldoni di Livorno, che smentisce la soprintendenza riportata nel curriculum di Saija, nominato dal CdA del Vittorio Emanuele, che aveva selezionato tre curricula a seguito del bando”.

Lunedì prossimo il consigliere Contestabile presenterà tutte le perplessità rispetto al curriculum del soprintendente Saija, a partire dal fatto che non è in formato europeo e che mancano riferimenti temporali delle esperienze citate.

Carlo Cantali interviene sull'ATM. “Solleticitato –racconta- dalle lamentele dei cittadini di alcune zone periferiche, ho fatto una richiesta di accesso agli atti e un'interrogazione, ma non ho avuto risposta. Come mai i mezzi arrivati in città non sono abilitati a effettuare il servizio collinare? E quali sono i criteri della gestione del personale e delle forniture?”.

Nicola Cucinotta invece torna sul tema scottante delle partecipate. MessinAmbiente in particolare. “Abbiamo valutato il documento sull'anticorruzione e abbiamo inviato al sindaco Accorinti, all'assessore Daniele Ialacqua e al commissario liquidatore Alessio Ciacci un'interrogazione nella quale chiedevamo come mai non si applicasse il Piano Anticorruzione. Inoltre abbiamo chiesto contezza delle spese su acquisti fatti da ditte esterne e non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Ma noi –promette- continueremo il nostro lavoro di controllo”.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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