#Messina. Studenti disabili, massiccia adesione al corteo della FP Cgil

IL corteo della FP Cgil di Messina
IL corteo della FP Cgil di Messina

C'erano tutti. I responsabili della FP Cgil di Messina, i lavoratori del servizio di assistenza e trasporto degli studenti disabili, i genitori dei ragazzi e i loro docenti.

Tutti insieme ieri pomeriggio hanno marciato compatti da Palazzo dei Leoni fino alla Prefettura per chiedere il rispetto dei diritti dei lavoratori e degli studenti disabili delle scuole di competenza della ex Provincia Regionale di Messina.

L'unione fa la forza e uniti si vince sono solo alcuni degli slogan del corteo. “Queste frasi fotografano la nostra fiaccolata di protesta -spiega il segretario generale della FP Cgil di Messina Clara Crocè– organizzata per denunciare i paradossi che in questi lunghi mesi hanno caratterizzato la del servizio di trasporto e assistenza disabili nelle scuole superiori di Messina e provincia.

Non due semplici slogan vuoti di significato, bensì l'essenza di una vertenza che la FP Cgil porterà avanti fino a quando non sarà individuato un percorso che garantisca la ripresa prima e la prosecuzione poi del servizio e il pagamento regolare degli stipendi ai lavoratori”.

Dopo aver marciato fino alla sede del Palazzo del Governo, una delegazione di genitori e professori guidati dal segretario generale Crocé è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto Maria Adele Maio, che ha letto la nota inviata nei giorni scorsi alla Provincia e alla Regione Sicilia per chiedere una rapida soluzione della vertenza.

“Buone notizie arrivano invece sulla possibilità di liquidare in tempi brevi gli stipendi arretrati dei lavoratori fino a febbraio, grazie allo sblocco di alcune fatture da parte di Equitalia. Resta però da capire come saranno garantiti le altre mensilità e come sarà garantito il servizio. Per questo che i lavoratori, pur riprendendo il servizio manterranno il presidio in via Cavour.

Nei prossimi giorni ci confronteremo di nuovo con la Prefettura e speriamo in sviluppi positivi. Quel che è certo -conclude Clara Crocè- è che non abbasseremo la guardia e la fiaccolata ne è la conferma”.

 

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