#Messina. Soluzioni per il risanamento di Casa Nostra a Tremonti
In merito al completamento dei lavori di risanamento di Casa Nostra a Tremonti, la Giunta municipale da tempo è attiva per l'individuazione delle soluzioni opportune che saranno oggetto di apposito confronto col comitato dei cittadini di Casa nostra. E' quanto dichiarato oggi dall'assessore alle politiche per la casa Sebastiano Pino, che ha anche aggiunto: ”Lo scorso 3 novembre il RUP del progetto Salvatore Bartolotta ha ricevuto comunicazione della dichiarazione di fallimento del consorzio GAP scarl (Grandi Attività Progettuali), aggiudicatrice dei lavori.
A quel punto sono stati avviati contatti con il curatore nominato dal giudice delegato con il quale è in corso di valutazione la possibilità di riprendere e completare i lavori, utilizzando la procedura prevista dall'art. 110, comma 3b del decreto legislativo 50 del 18/04/2016, nuovo codice degli appalti. Detto articolo prevede la possibilità per il curatore del fallimento, autorizzato all'esercizio provvisorio, ovvero l'impresa ammessa al concordato con continuità aziendale, su autorizzazione del giudice delegato, sentita l'ANAC, di eseguire i contratti già stipulati dall'impresa fallita o ammessa al concordato con continuità aziendale.
Per quanto riguarda la problematica dell'illuminazione è all'attenzione dei dipartimenti comunali interessati. L'attivazione non eseguita è dovuta, come purtroppo per altre aree della Città, al mancato completamento del piano di lottizzazione originario e alla successiva cessione delle aree al Comune. Anche questa vicenda è stata affrontata collegialmente dalla Giunta comunale e si stanno valutando alcune possibili soluzioni da condividere col comitato dei cittadini di Casa Nostra. L'amministrazione accorinti – ha concluso l'assessore Pino – con la firma del contratto del 4 settembre 2015, per risanare quell'area, ha posto fine ad una storia infinita di trent'anni di degrado e malaffare.
I lavori per la realizzazione del parco urbano sulle macerie delle 7 palazzine sono iniziati subito dopo la firma del contratto per concludersi entro il 20 maggio 2017. Gli interventi si sono svolti rapidamente e, secondo quanto attestato dal direttore dei lavori, alla data dello scorso 31 ottobre 2016, è già stato eseguito oltre il 50 per cento delle attività previste, perfettamente in linea con il cronoprogramma. Sono stati pagati i primi due stadi di avanzamento e durante l'istruttoria per il pagamento del terzo sono emerse le segnalazioni del DURC del consorzio non in regola e da qui l'immediato blocco che non può essere assolutamente imputato alla nostra responsabilità amministrativa”.