#Messina. Servizi sociali, non c’è due senza tre: a rischio oltre 4 milioni

L'assessore alle Politiche sociali Nino Mantineo
L'assessore alle Politiche sociali Nino Mantineo

Formidabile uno-due messo a segno dall'assessore ai Servizi Sociali Nino Mantineo, che nell'arco di una settimana ha inflitto diverse picconate alle già dissestate finanze dell'assessorato che guida.

Si inizia con gli 80 mila euro di contributi per gli asili nido che avrebbero alleggerito le rette pagate  dalle famiglie dei bambini, persi per non aver rispettato il termine di dell'istanza alla Regione Sicilia.

Disattenzione, approssimazione, confusione. Fa seguito, nel giro di pochi giorni, la perdita per Messina di un milione 700 mila euro dei fondi della Legge 328 destinati al Distretto Socio-sanitario D 26 del Piano di Zona 2010-2012.

Somme che vengono meno perché per 3 anni non sono state movimentate entro il 31 2014 e quindi sono ritornate dalla Regione. Un altro pasticcio, complicato dal fatto che il Comune aveva già iniziato a spendere quei soldi, che però tecnicamente non sono più nelle sue disponibilità.

E così all'assessore Mantineo non è rimasto altro da fare che andare a Palermo dall'omologo regionale Bruno Caruso, nel tentativo disperato di salvare il salvabile. Ma poiché non c'è due senza tre, adesso si è presentata un'altra ghiotta opportunità di infliggere l'ennesimo colpo alla città.

Il 28 aprile scadrà infatti il termine per la presentazione di progetti da finanziare sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020.

È un bando del ministero dell'Interno per il Miglioramento delle capacità del territorio italiano di accogliere minori stranieri non accompagnati”,  che mette a disposizione ben 4 milioni 457 mila 130,45 euro per l'accoglienza temporanea in strutture adeguate di minorenni arrivati in Italia senza genitori né parenti prossimi.

Tema che è (o dovrebbe  essere) nelle corde dell'Amministrazione Accorinti, se alle parole e agli intenti espressi dalla elettorale in poi seguissero fatti  e atti conseguenziali e, soprattutto, concreti.

Diversamente perdono significato tutte le iniziative, seppur lodevoli, come quella della fiaccolata di solidarietà organizzata per questa sera alle 20 da Cambiamo Messina dal Basso in memoria dei 900 profughi morti nell'ultima tragedia.

Ci chiediamo che senso abbia parlare di accoglienza, quando poi non si passa dalle parole ai fatti e non si utilizzano gli strumenti normativi e finanziari disponibili per dare corpo alle parole. 

La scadenza del bando è il 28 aprile. Ci auguriamo di sbagliare, ma temiamo che nessun progetto sarà presentato dal Comune e che anche questa opportunità andrà persa.

Mantineo si conferma quindi come il maggior pericolo per il sindaco Accorinti. Un pericolo maggiore delle opposizioni, delle quali peraltro ormai si è persa traccia a parte pochissime eccezioni.

In definitiva, è assai probabile che  Mantineo riuscirà a realizzare, in negativo, un triste triplete a danno dei messinesi. Intanto lui, statene certi, resterà al proprio posto e continuerà a parlare, parlare, parlare.

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