#Messina. Raccolta rifiuti, la versione di Clara e quella di Alessio

Rifiuti viale Giostra 31-1-2015 aDue versioni un solo problema. Quello della gestione della raccolta rifiuti a . Il solo punto d'incontro tra la FP Cgil e il commissario liquidatore di MessinAmbiente è che gli stipendi di gennaio (che dovranno essere pagati il 15 febbraio prossimo) sono a rischio.

Dall'incontro richiesto per fare il punto della situazione, il segretario generale Clara Crocè e il responsabile di settore Carmelo Pino sono usciti con i loro peggiori timori confermati.

“Al termine del confronto -spiegano i due dirigenti sindacali- è apparso evidente come l'azienda attraversi un momento di grande difficoltà che, come affermato dallo stesso Ciacci, rischia di compromettere anche gli stipendi del mese di gennaio.

La cronica mancanza di liquidità della MessinAmbiente non permette di affrontare con serenità il presente e impedisce anche una programmazione futura. Ci sono molti problemi anche per il pagamento delle tasse e dei fornitori. A ciò si aggiunge il milione e mezzo di sanzioni da parte dell'ATO, senza possibilità di contraddittorio da parte di MessinAmbiente”.

Meno denaro nelle casse della partecipata dal mese scorso quindi “ma a pagarne il prezzo -avvertono la Crocè e Pino- non possono essere i lavoratori, che hanno diritto ad avere una retribuzione pagata puntualmente e non possono oltremodo sopportare ulteriori ritardi nell'erogazione dello stipendio“.

Durante l'incontro il sindaco Renato Accorinti si è impegnato a sbloccare alcune somme per destinarle a MessinAmbiente così da pagare i 2 milioni 100 mila euro di contributi previdenziali  e i salari. In tutto, per superare l' servono 3 milioni 600 mila euro.

Di fronte al disastro della raccolta rifiuti che è sotto gli occhi di tutti, Ciacci preferisce snocciolare dati e cifre. “Alla chiusura del contratto di manutenzione dei cassonetti, con un risparmio di 20 mila euro al mese, si aggiunge anche l'eliminazione della collaborazione con l'azienda esterna che effettuava per MessinAmbiente a 20 euro a tonnellata il trasporto in discarica di una parte dei rifiuti.

Questa collaborazione attivata dal 2008, per un costo complessivo di oltre 5 milioni di euro, nel 2013 aveva raggiunto il costo annuo di 1 milione e 320 mila euro. Un costo adesso annullato e un risultato di buona gestione reso possibile grazie a una minima sostituzione di mezzi e da una più attenta gestione degli stessi, che ha permesso alla società di gestire in proprio il trasporto dei rifiuti”.

Ciacci ricorda i 100 mila euro di tagli a straordinari e festivi che sostiene siano stati raggiunti “mantenendo il servizio regolare e anzi migliorandone la qualità”.

A giudicare dalla quantità di immondizia che resta per strada per giorni e giorni i messinesi non sembrano essersene accorti, ma tutto questo non sembra sfiorare il laureando Ciacci, che rilancia: “L'intervento per la riduzione degli straordinari e festivi  è finalizzata a raggiungere l'efficienza del servizio in modo che l'operato aziendale possa essere realizzato nei tempi e nei modi corretti, allineandoci agli standard del settore. Sono orgoglioso dei risultati raggiunti soprattutto perché sono frutto dell'impegno e del rigore di tutti i lavoratori di MessinAmbiente”.

Per migliorare il servizio la partecipata del Comune di Messina e hanno attivato un tavolo di lavoro “per l'elaborazione di un contratto di servizio che possa essere sottoscritto entro le prossime settimane -promette Ciacci- e possa finalmente dirimere la discrasia tra i costi e le risorse riconosciute”.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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