#Messina. Occupazione ex Provincia, i precari: “Vogliamo rispetto”

Precari Provincia occupata 22-6-2015 aSono stanchi ma non mollano i 97 lavoratori precari della ex Provincia Regionale di Messina, che da giovedì scorso occupano la Sala Giunta di Palazzo dei Leoni.

L'unico passo in avanti in una situazione che si trascina da anni, è l'atto di indirizzo del commissario straordinario Filippo Romano, che esprime la volontà di prolungare i loro contratti fino a dicembre 2015, portando così i precari della provincia peloritana al pari dei lavoratori del resto della Sicilia.

Nonostante l'intento, però, nessuna delibera di proroga è ancora stata approvata, mentre il Bilancio 2014 prevede un prolungamento dei contratti fino al 31 luglio.

Lasciando trasparire rabbia e delusione nei confronti di una classe politica dalla quale si sentono abbandonati, i contrattisti, attraverso Tiziana Ruggeri, RSU della FP Cgil di Messina, reclamano i propri diritti.

“Siamo precari da oltre 25 anni -spiega la sindacalista. Stiamo lottando per uno stipendio inferiore ai mille euro che per molti di noi è l'unico sostentamento. Vogliamo rispetto”.

Precari Provincia occupata 22-6-2015 bMa oltre alle proprie, i lavoratori sottolineano anche le difficoltà cui andrebbe il territorio messinese in caso di mancato rinnovo dei loro contratti. “Le aree di competenza della Provincia sono molteplici anche se scarsamente note al pubblico -spiegano- e riguardano la manutenzione stradale, le scuole, il servizio disabili, il turismo, la promozione di prodotti tipici e molti altri settori che molto presto entreranno in crisi se la situazione non si risolve”.

I 97 lavoratori in scadenza di contratto chiedono maggiore sostegno da parte dei colleghi assunti a tempo indeterminato e dei concittadini e minacciano un'azione di lotta più dura.

“L'obiettivo -concludono- è far sentire ancora di più la nostra voce, in un momento di crisi che colpisce non solo il nostro stipendio e il nostro lavoro, ma l'intera comunità, che in molti settori dipende proprio dal buon funzionamento degli uffici provinciali”.

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