#Messina. Occupazione ex Foscolo, lettera dell’Orsa ad Accorinti

A difendere le scelte del Collettivo Teatro Pinelli e l'occupazione della scuola Ugo Foscolo in via Palermo c'è anche il .

In una lettera inviata al sindaco di Messina Renato Accorinti, il segretario generale Mariano Massaro ricorda al primo cittadino che “il fattivo sostegno che i lavoratori hanno avuto dal Collettivo Teatro Pinelli durante le lotte per i livelli occupazionali e i diritti essenziali, ci spinge a intercedere per evitare che l'esperienza sociale aggregante, nata con il tentativo di autogestione del Teatro in Fiera, non naufraghi nel mare burocratico, intriso di paradossi e che spesso soffoca le poche iniziative costruttive che Messina riesce ad esprimere.

La scuola Ugo Foscolo è solo uno dei tanti esempi di spazi comuni inutilizzati, uno spreco inammissibile in una città priva di strutture per la promozione di attività culturali, ludiche e aggregative che formano la società.

E' indubbio -sottolinea il dirigente sindacale- che l'attività del Collettivo Pinelli è orientata all'autogestione dei beni comuni per fini sociali che pongono al centro i bisogni dei disagiati e l'esigenza di attività formative gratuite che nel nostro territorio non esistono.

Rispondere a tali iniziative con gli sgomberi forzati e lasciare inutilizzate aree comuni che rappresentano una potenzialità strutturale, trasforma l'azione propositiva proveniente dal basso in conflitto con le istituzioni che invece hanno il dovere di porsi come elemento mediatore fra le richieste dei cittadini e la rigidità della .

Con tali presupposti -conclude Massaro- le chiediamo di intervenire per quanto di sua competenza per bloccare la procedura di sgombero della ex scuola Foscolo e attivare un confronto paritario con il Collettivo Teatro Pinelli per il coinvolgimento dello stesso nella gestione dello spazio”.

Elio Granlombardo

Ama visceralmente la Sicilia e non si rassegna alla politica calata dall’alto. La “sua” politica è quella con la “P” maiuscola e non permette a nessuno di dimenticarlo. Per Sicilians segue l'agorà messinese, ma di tanto in tanto si spinge fino a Palermo per seguire le vicende regionali di un settore sempre più incomprensibile e ripiegato su se stesso. Non sopporta di essere fotografato e, neanche a dirlo, il suo libro preferito è “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.

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