#Messina. Nell’ultimo anno sequestrati e confiscati dalla DIA beni per oltre 300 milioni

Il Direttore della DIA La Ferla
Il Direttore della DIA Nunzio La Ferla

Il Direttore della DIA, la Direzione Investigativa Antimafia, il generale Nunzio Antonio Ferla, ha visitato la Sezione Operativa di Messina.

Nell'occasione, alla presenza del Capo Sezione, il tenente colonnello dei Carabinieri Letterio Romeo, e del Capo Centro di Catania (dal quale la Sezione dipende) Renato Panvino e del personale in servizio presso la struttura, sono state analizzate le attività investigative in corso e individuate le future strategie da adottare nella lotta al fenomeno mafioso.

Nel tracciare un bilancio dell'ultimo anno, sono stati messi in evidenza i risultati conseguiti dalla DIA nella provincia di Messina, con l'esecuzione di importanti operazioni che hanno portato, da ultimo, all'arresto di 11 persone tra imprenditori, dirigenti e funzionari del Consorzio per le Autostrade Siciliane di Messina e a un sequestro di 100 mila euro.

Sul versante dell'aggressione ai patrimoni accumulati illecitamente, nel 2014 e nei primi mesi di quest'anno sono state svolte attività investigative che hanno consentito 3 provvedimenti di sequestro e 5 di confisca, colpendo beni riconducibili a mafiosi o loro fiancheggiatori per complessivi 314 milioni 501 mila 231 euro.

Per quanto concerne gli obiettivi strategici di medio-lungo periodo, il Direttore Ferla ha esortato il personale a proseguire lungo le direttrici che caratterizzano l'attività istituzionale della DIA: lo sviluppo di indagini di polizia giudiziaria, l'aggressione ai patrimoni mafiosi attraverso le misure di prevenzione patrimoniali, l'approfondimento di segnalazioni di operazioni finanziarie sospette (spesso indice di attività di riciclaggio) e il monitoraggio degli appalti pubblici per prevenire tentativi di infiltrazione mafiosa.

Su quest'ultimo fronte, si segnala l'intensa attività di monitoraggio svolta in tutto il territorio della provincia per prevenire il fenomeno delle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici. I controlli sulle ditte impegnate nei lavori e gli accessi ai effettuati nell'ultimo anno hanno consentito alla Prefettura di Messina di adottare 7 provvedimenti interdittivi antimafia e 2 rigetti di iscrizione alle White List nei confronti di imprese in cui sono state rilevate connessioni con ambienti della criminalità organizzata.

Nel corso della visita, il generale Ferla ha incontrato il Generale Giovanni D'Angelo, il Procuratore Capo della Repubblica Guido Lo Forte, il Presidente del Tribunale Antonino Totaro, il prefetto di Messina Stefano Trotta e i vertici delle Forze di Polizia.

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