Messina, minacce di morte e aggressioni continue nei confronti della compagna: divieto di avvicinamento per un uomo

1MESSINA. Una relazione iniziata ad agosto e incrinatasi dopo appena due mesi: un uomo prevaricatore, irrispettoso e che aveva fatto dei soprusi uno stile di vita. A pagarne il prezzo la compagna inizialmente reticente nel raccontare quanto si consumava all'interno delle mura domestiche. E' la madre della donna, testimone in molte occasioni di drammatiche scene di , anche fisica a chiedere aiuto ai poliziotti che convocano la . Trova il coraggio di raccontare agli operatori quello che era costretta a subire: le minacce di morte, le ingiurie, gli sputi, gli schiaffi, i calci e gli spintoni. In un episodio addirittura si era vista lanciare in testa una teglia calda; un'altra volta è stata gettata a terra e immobilizzata essendole l'uomo salito addosso a bloccarle gli arti e a tapparle bocca e naso con la mano; un'altra volta ancora è stata picchiata al punto da dover ricorrere alle cure mediche per le escoriazioni causatele dai calci ricevuti in pieno viso.

Mortificazioni, umiliazioni e vessazioni erano all'ordine del giorno, un clima di terrore, sofferenza e tacita rassegnazione per la paura di ulteriori e più gravi conseguenze. L'attività d'indagine della Squadra Mobile della Questura di Messina, diretta dalla Procura della Repubblica peloritana ha ricostruito nel dettaglio questa triste storia di maltrattamenti. Ieri l'esecuzione del di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento che impedirà all'uomo, per l'appunto, di avvicinarsi nei luoghi abitualmente frequentati dalla malcapitata, mantenendo comunque una distanza di almeno 300 metri dalla stessa e di comunicare con lei con qualsiasi mezzo.

 

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