#Messina. Insediato il neo prefetto Francesca Ferrandino

Il prefetto Francesca Ferrandino
Il prefetto Francesca Ferrandino

“Non mi sentirete parlare di sfide, ma di impegno. Le sfide sono altre. Noi svolgiamo un servizio per il territorio e la Prefettura è al servizio del territorio”. Così Francesca Ferrandino, il nuovo prefetto di Messina, che ha sostituito Stefano Trotta, in pensione da luglio. Napoletana di origine, il suo ultimo incarico è stato a Bergamo e la sua nomina è stata ratificata dal Consiglio dei Ministri il 10 agosto scorso. Si è insediata stamane e dopo poche ore ha subito incontrato la stampa locale. Visti i rapporti burrascosi tra Prefettura e Giunta Accorinti (una delle pagine più nere riguarda gli insulti all'ex prefetto Trotta dall'ex assessore ai Servizi sociali Nino Mantineo, che peraltro non si è mai scusato) la città aspetta di vedere come andranno le cose nei prossimi anni tra i due palazzi.

Nel frattempo, alla raffica di domande dei giornalisti il prefetto Ferrandino ha risposto garbatamente, ma senza mai perdere di vista il proprio ruolo istituzionale. Tra gli argomenti più discussi, quello dell'accoglienza ai migranti. “Sono stata in prima linea ad Agrigento (Lampedusa fa parte di questa provincia, ndr) negli anni 2011-2013 -ha dichiarato il prefetto- mentre negli anni a Bergamo ho seguito le problematiche relative ai passaggi successivi”.

Nelle ultime settimane ha ricevuto dai vertici della Prefettura di Messina un resoconto dettagliato sulla situazione dell'intera provincia. C'è stato anche un confronto con il suo predecessore, ma glissa sugli argomenti trattati. Il capo di gabinetto Maria Adele Maio e il viceprefetto vicario Maria Antonietta Cerniglia sono state ringraziate per “il lavoro coerente e rigoroso” svolto prima del suo insediamento. Il prefetto Ferrandino ha le idee su quello che l'aspetta: “Prevedo un forte impegno lavorativo -dichiara. Il prefetto viene sempre tirato in ballo e so già che farò gli straordinari”.

Tra le emergenze più importanti che la aspettano c'è quella della raccolta rifiuti. Le tante promesse della Giunta Accorinti sbandierate durante la campagna elettorale e ribadite a ogni pie' sospinto contro ogni evidenza anche in questi tre anni di amministrazione aspettano ancora di essere concretizzate, come dimostrano le montagne di rifiuti che si vedono in città. Molto diplomaticamente il prefetto Ferrandino puntualizza di avere avuto “grandi maestri, tra i quali anche molti siciliani, nel mio percorso lavorativo e una regola mi è sempre stata chiara: essere presente ma non invadente. Si rispetteranno le regole nell'equilibrio dei diversi poteri, che sono alla base della nostra democrazia. Bisogna creare reti per disfarne altre”.

Visto l'altissimo tasso di disoccupazione della provincia di Messina (oltre il 22%), la Ferrandino conferma il ruolo di mediazione della Prefettura nei conflitti sociali ormai all'ordine del giorno, mentre rispetto ai fenomeni mafiosi locali afferma: “i dirigenti della Prefettura mi hanno già attenzionato sull'argomento. Lavoreremo con grande impegno su ogni argomento che ci sarà presentato, d'intesa con le forze di Polizia”.

Nessuna dichiarazione sul G7 che si terrà a Taormina il 26 e 27 maggio 2017 e per quanto concerne l'emergenza idrica, anche questa ben lontana dall'essere risolta, il neo prefetto racconta di “averla seguita sui giornali” e promette: “Tutto ciò che crea disagio al territorio spinge a fare di più -sottolinea. Ovviamente, sempre nel rispetto dei ruoli istituzionali che ci competono”.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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