#Messina. Il Comune in ritardo sui bandi: chiuse le mense scolastiche

Mensa poveri (archivio)Ennesima buccia di banana dell'amministrazione Accorinti su temi sociali. Da quando sono rientrati a scuola il 7 gennaio scorso i 3.500 alunni degli istituti con il tempo pieno sono stati lasciati a digiuno.

L'appalto per le mense scolastiche è scaduto e ancora una volta Palazzo Zanca si è fatto trovare impreparato. Il fatto che dopo le vacanze di Natale si rientri sempre il 7 gennaio non ha aiutato l'assessore Patrizia Panarello a gestire adeguatamente e per tempo il problema.

A denunciarlo la Filcams Cgil di Messina poco dopo la ripresa delle lezioni. Piccata, la Panarello ha fatto diramare una nota nella quale sottolinea che “il provvedimento, pronto già dallo scorso 2 gennaio, è attualmente alla firma del ragioniere generale. Pertanto nel giro di pochissimi giorni si procederà all'affidamento diretto e successivamente alla gara che servirà a coprire il servizio di refezione scolastica per l'intero 2015″.

Insomma, a occhio e croce tra un passaggio burocratico e l'altro per almeno un mese oltre 3 mila scolari dai 6 ai 13 anni saranno costretti ad arrangiarsi all'ora di pranzo con quello che le famiglie si possono permettere.

Il fatto che per molti di loro quello consumato a scuola sia l'unico pasto decente della giornata non sembra preoccupare l'amministrazione Accorinti, che anche all'inizio dell'anno scolastico non aveva provveduto per tempo a gestire l'appalto e il 30 settembre scorso, come ha denunciato il consigliere comunale UDC Libero Gioveni, si era trovata nelle medesime condizioni di oggi.

La Panarello definisce “ingiusta e strumentale” l'accusa della Filcams Cgil, ma i fatti sembrano dichiarare il contrario. “Occorre garantire la stabilità del servizio e egli oltre 100 lavoratori impegnati attraverso un bando di gara con valenza almeno annuale -hanno sottolineato il segretario generale Carmelo Garufi e il responsabile di settore Francesco Lucchesi. Pare che si sta provvedendo attraverso un affidamento diretto di 3 mesi a riavviare il servizio, ma ciò non garantisce stabilità lavorativa. Così, invece di creare lavoro stabile si creano condizioni precarie per tutti gli addetti”.

Durissime le accuse all'amministrazione Accorinti alla quale, ancora una volta, si rimprovera di essere “sorda alle esigenze dei soggetti più deboli, bambini e lavoratori precari”.

Intanto i lavoratori hanno dichiarato lo stato di agitazione e se l'assessore Panarello non risponderà in maniera adeguata e veloce il sindacato preannuncia una nuova ondata di proteste.

mm

Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *