#Messina. I cittadini di serie B del cimitero acattolico

Cimitero acattolico 2-11-2015 cAnni di lettere e telefonate di protesta non sono serviti a nulla. La vergogna del cimitero acattolico di Messina, una piccola porzione del nella quale riposano i morti di confessioni religiose diverse da quella cattolica, è ancora là.

Come si vede dalle scattate ieri mattina, anche nel giorno della Commemorazione dei Defunti il degrado regna sovrano, così come del resto succede nel resto dell'anno.

Erba alta ovunque, una scala di ferro appoggiata alle celle da tempo immemorabile e mai più toccata, persino tombe scoperchiate recintate da anni ma non riparate.

Cimitero acattolico 2-11-2015 a“E' una vergogna -ci racconta la signora Antonella V., che ci ha segnalato la gravissima situazione de cimitero acattolico. Scriviamo al Comune per segnalare protestare e neanche ci rispondono.

Non posso neanche accedere alla tomba di mio marito, che è posta in alto, perché quella scala neanche si muove e mi devo accontentare di mettere i fiori nella tomba sotto la sua. Nessuno ci ascolta, ma non è giusto abbandonare così questo piccolo cimitero, dove riposano i nostri cari“.

Una piccola scala sconnessa e sudicia e si accede al Gran Camposanto. Anche qui sporcizia e degrado 363 giorni l'anno, ma se ci si sposta nelle zone giuste, le tombe di alcuni dei cattolici più fortunati usufruiscono di un veloce maquillage fatto alla meno peggio per la ricorrenza dei Defunti. Poi di nuovo incuria e abbandono per tutti, cattolici e protestanti.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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