#Messina. Giornata Wildflowers, incontro su biodiversità e sostenibilità
Mercoledì 12 aprile, dalle 9, nella sala teatro della sezione agraria Cuppari dell'Istituto di Istruzione Superiore Minutoli, a cura dell'assessorato all'ambiente, si terrà la Giornata Wildflowers: coniugare biodiversità e sostenibilità con un incontro su specie erbacee spontanee mediterranee per la riqualificazione di ambienti antropici.
Grazie alla sensibilità del dirigente scolastico, Pietro La Tona, e nell'ottica delle collaborazioni attivate da anni con esperti, docenti e studenti dell'Istituto Cuppari, la Giornata Wildflowers sarà caratterizzata dagli interventi, tra gli altri, di Daniela Romano, dell'Università di Catania, facoltà di Agraria; Francesca Bretzel, del CNR Istituto per lo Studio degli Ecosistemi-Pisa (in video); Alessandro Giaimi, esperto del Sindaco per il Verde Pubblico; Leopoldo Moleti, vice preside dell'Istituto Agrario Cuppari; di Alessandro Crisafulli e Rosa Maria Picone, dell'Orto Botanico di Messina.
Tra i patrocini richiesti quelli di Ordine e Collegi delle Professioni Agrarie, della Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, di Arpa Sicilia e del laboratorio Regionale InFEA, dell'Orto Botanico di Messina e del dipartimento di Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche e ambientali dell'Università di Messina. Come affermato dal ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nella Strategia Nazionale per la Biodiversità, le tre tematiche cardine mettono in relazione la biodiversità del nostro Paese con gli obiettivi di conservazione dei servizi ecosistemici, con le possibili risposte ai cambiamenti climatici e con lo sviluppo di politiche economiche sostenibili.
Queste relazioni sono evidenti quotidianamente nella vita di ogni cittadino che percorre a piedi, in auto, in bicicletta o in tram le vie della propria città. Che siano piccoli borghi o grandi metropoli, gli insediamenti urbani rappresentano il primo ambito d'incontro in cui osservare le molteplici forme degli elementi che compongono la biodiversità e la vita umana. Con la legge 10 del 2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” l'Italia si è dotata di uno strumento normativo volto a promuovere e sviluppare le competenze urbanistiche degli enti locali (regioni, province e comuni) con azioni e misure indirizzate verso un equilibrio maggiormente sostenibile tra aree urbanizzate e aree destinate a verde pubblico, avendo come obiettivo anche il risparmio e il recupero di suolo che prevengono il dissesto idrogeologico e conducono al miglioramento della qualità dell'aria e ad una sana vivibilità degli insediamenti urbani.
In tale contesto l'utilizzo della flora spontanea, dalle specie erbacee ai grandi alberi, è una risorsa in grado di fornire nuove opportunità sia in termini di costi che di efficacia di prestazione. Soprattutto in tempi di crisi si riscoprono le semplici opportunità fornite dalla natura nei territori spesso testimoniate dalle antiche certezze delle tradizioni popolari. La biodiversità urbana ha quindi la potenzialità di diventare un punto di forza della politica gestionale dell'intera città con una grande attrattiva a livello popolare. Disporre di una flora, ma anche di una fauna specifica, tipica di un dato ambiente, può diventare un simbolo di identità, oltre ad assumere interesse dal punto di vista scientifico per il ruolo e il valore ecologico che esprime.
Luoghi elettivi per interventi che mirano all'incremento della diversità biologica, soprattutto con l'impiego di specie spontanee, diventano, a livello di macroscala, i margini delle città, i brownfield degli anglosassoni, mentre a microscala sono gli spazi verdi urbani, gli stessi giardini privati (o adottati ovvero in aree di recente riqualificazione) dove sempre più si dovrebbe optare per schemi naturali o, più semplicemente, di utilizzare piante autoctone. In questa direzione si indirizza la giornata del 12 aprile, in collaborazione con l'Istituto Cuppari.