Messina, Fast Confsal Sicilia sull’emergenza coronavirus: “Più controlli al porto di Tremestieri”

MESSINA. Il porto di Tremestieri ancora sotto i riflettori della Fast Confsal Sicilia Porti e Navigazione. Giunge infatti una nuova del segretario regionale Antonino Di Mento indirizzata all'ASP messinese e alla Prefettura in merito ai controlli sanitari al porto di Tremestieri, per scongiurare ulteriori contagi da coronavirus. Adesso Di Mento chiede di sapere qual è il protocollo sanitario applicato agli autotrasportatori in entrata e in uscita dal Porto di Tremestieri e se sussiste la tracciabilità del percorso di partenza e di destinazione. Questo a tutela degli operatori portuali e del personale marittimo, alla luce di uno studio, avviato dall'Istituto per le applicazioni del calcolo “Mauro Picone” pubblicato sul sito “Scienzainrete” e citato nella lettera. Da questo studio emerge che il contagio da COVID-19 si sarebbe spostato e sarebbe veicolato tramite il traffico degli autotrasportatori, anche se al momento non si conosce la frequenza dei positivi tra camionisti.

La missiva fa seguito alla lettera dello scorso 18 marzo, indirizzata anche al presidente della Regione siciliana e alla Protezione Civile regionale, nella quale si richiedeva un presidio sanitario di controllo presso il porto di Tremestieri, dove Di Mento lamentava l'assoluta assenza di specifici screening sanitari sul traffico merci, sugli autotrasportatori in entrata e in uscita dalla Calabria alla Sicilia e viceversa, al contrario di quanto accadeva alla e al porto storico. Richiesta, sottolinea ancora il segretario regionale, peraltro inserita successivamente nella dichiarazione dello stato di agitazione di tutto il personale portuale, ancora in atto, formulata dal sindacato il 30 marzo scorso.

Il presidio sanitario, segnala Di Mento, era stato avviato in seguito alle sollecitazioni dell'organizzazione sindacale il 10 aprile scorso e in attuazione dell'ordinanza del presidente della Regione in occasione delle festività Pasquali.
“Nell'apprezzare finalmente il volgere di una dovuta e concreta attenzione da parte di codesta Azienda – scrive ancora Di Mento – ciò nonostante, siamo a confermare il persistere della nostra preoccupazione, la quale continua ad essere ampiamente fondata”.

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