Messina, dal poker di Zeman al gol di Rossetti: i frutti del cambiamento

E' arrivata la quarta vittoria in sei partite per il Messina di Karel Zeman, sempre lì ad un passo dalla zona play off, obiettivo conclamato della compagine peloritana, che quest'anno non può e non deve fallire, per nessun motivo. Contro la Palmese, Cenerentola del girone ma giustamente non sottovalutata visti i pareggi conquistati recentemente contro Palermo e Giugliano, si è visto un Messina in grado di attaccare senza alcun timore per 90 e più minuti. Attenzione, l'avversario era certamente alla portata nonostante le buone prestazioni delle scorse settimane, ma considerando la fatica fatta qualche mese fa nel battere compagini abbordabili, vedi il Roccella (non ce ne vogliano i calabresi), i passi in avanti sono evidenti, partita dopo partita.

Rossetti
Mattia Rossetti (Foto ACR Messina – Isolino)

Innanzitutto l'innesto di un attaccante che finalmente riesce a tenere il possesso del pallone senza grosse difficoltà, in grado di segnare subito e rendersi pericoloso in un altro paio di occasioni: Rossetti è ciò che Esposito e Coralli non sono stati nei primi tre mesi e mezzo di campionato, al netto dell'avversario affrontato ieri al San Filippo. Anche Famà, pur avendo calcato il terreno di gioco per un quarto d'ora scarso, ha mostrato una voglia difficilmente visibile in altri elementi che non fanno più parte della rosa. Ora, parlare degli assenti probabilmente non è molto corretto, e chiaramente il mercato del Messina non può e non deve considerarsi concluso, ma la strada intrapresa dalla dirigenza peloritana sembra essere quella giusta. Lo stesso Danza, anche lui dentro nell'ultima parte della ripresa ha lasciato buone impressioni.

La partita in sé non è mai stata in discussione, messa subito sui binari giusti con il gol di Rossetti e ben amministrata dai di Zeman, capaci di colpire nella ripresa grazie a un'altra invenzione di Crucitti, che pesca Cristiani sulla sinistra (bravo l'ex Catania a disinteressarsi del pallone essendo in fuorigioco) il quale successivamente imbecca Saverino per la rete della sicurezza. La difesa ha rischiato poco e niente, e l'unica volta che la Palmese ha provato davvero a far male, Pozzi si è fatto trovare pronto, nella partita che lo ha visto a sorpresa titolare al posto di Avella, che riprenderà il suo posto regolarmente già domenica prossima nell'ultimo turno del girone di andata contro il Giugliano. Il centrocampo, con Lavrendi nuovamente protagonista e in grado di giocare per tutto il match è ritornato a girare ad alti regimi, cosa che con Ott Vale obiettivamente non è mai successa. Bel nome l'argentino, ma poco concreto e sicuramente meno utile alla causa del Messina di Zeman.

Lavrendi
Giovanni Lavrendi (Foto ACR Messina – Isolino)

E' una squadra che non deve porsi dei limiti, a maggior ragione con l'arrivo degli ultimi innesti, perché la base non è assolutamente da buttare, e le otto vittorie conquistate nonostante il doppio cambio di allenatore dimostrano il valore di una rosa che può dire la sua nel girone di ritorno. Dopotutto il Messina ha la terza difesa del campionato, dietro soltanto a Palermo e Savoia, un dato che non va assolutamente sottovalutato visto anche il gioco di Zeman notoriamente offensivo. Arriverà un altro centrale così da dare un'alternativa a Bruno e Ungaro, sempre più affiatati nell'ultimo periodo ma che necessiteranno di rifiatare in alcune fasi del girone di ritorno. La rosa va adesso puntellata di elementi utili alla causa peloritana, con la consapevolezza di poter dire la sua in questo finale di 2019 in di una squadra insidiosa ma non imbattibile come il Giugliano, d'altronde i punti in classifica sono gli stessi: perché non puntare al colpaccio in terra campana e passare, una volta ogni tanto, un Natale sereno?

Squadra
© ACR Messina (Isolino)

Giuseppe Marino

Laureato in Giornalismo all'Università degli studi di Messina. Si occupa a tutto campo della sezione sportiva di Sicilians, con un occhio di riguardo verso il calcio nostrano. Vi racconterà di tutto e di più sull'ACR Messina e sul panorama sportivo regionale.

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