#Messina. Il CGA rigetta il primo dei due ricorsi contro Accorinti

Felice Calabrò e Renato Accorinti
e Renato Accorinti

Il CGA ha rigettato il primo dei due ricorsi presentati contro il risultato del primo turno delle elezioni amministrative di Messina del 2013.

La sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa non è ancora stata depositata e sulle motivazioni se ne saprà di più nei prossimi giorni.

“Le motivazioni mi interessano poco -commenta in esclusiva per il nostro giornale il candidato del centrosinistra Felice Calabrò, che non diventò sindaco al primo turno per 59 voti. Sul merito della sentenza non mi pronuncio. Dal punto di vista politico posso solo dire che è stato fatto un danno alla città.

Questa amministrazione ha dimostrato di non essere all'altezza del compito che una parte dei messinesi le ha affidato. Pensavano di risolvere i problemi di Messina con l'isola pedonale o con una pista ciclabile, ma è evidente che la città ha bisogno di ben altro”. Nulla ancora si sa invece del secondo ricorso, l'azione popolare presentata poco dopo il primo da Rita Todaro, Giovanni Smedile ed Eleonora Falduto.

Il 30 gennaio scorso la Prima sezione del TAR di Catania dichiarò l'inammissibilità di entrambi i ricorsi e i sei ricorrenti decisero allora di appellarsi al CGA.

Dopo una mattinata passata sul filo del rasoio, il 28 maggio scorso poco dopo le 14 al CGA di Palermo iniziò l'udienza e intorno alle 15.15, dopo avere ascoltato le parti, rappresentate dall'avvocato Arturo Merlo per Accorinti e da Silvano Martella per i ricorrenti a favore di Calabrò Giovanni Cocivera, Alessia Currò e Giovanna Venuti, il giudice del Consiglio di Giustizia Amministrativa La Guardia si riservò la decisione. Che è arrivata, caso assolutamente fuori dall'ordinario, dopo ben 6 mesi.

Al primo turno il candidato del centrosinistra Felice Calabrò ottenne 40.870 voti (49,94%) e non fu eletto perché all'appello mancarono appena 59 voti. Ad andare al ballottaggio il 10 giugno scorso contro il candidato del centrosinistra fu Renato Accorinti, risultato secondo con 19.540 voti (23,88%). Due settimane dopo il sorpasso, quando Accorinti mise insieme 47.866 voti (51,62%) e Calabrò 43.017 voti (47,33%).

Secondo i ricorrenti, nel verbale dell'Ufficio elettorale centrale del di Messina sono presenti degli errori che lo stesso ufficio cercò di sanare, ma in maniera non adeguata. In alcuni plichi mancavano i verbali e in alcune sezioni i verbali stessi presentavano dei vizi. Inoltre, il dato finale che determinò il ballottaggio non è mai stato confrontato con il numero dei voti ritenuti non validi e anche questo è un aspetto sul quale i ricorrenti chiedevano chiarimenti.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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