#Messina. Bilanci & Co, LabDem: “Guido Signorino contro il resto del mondo”

Da sinistra: Luigi Beninati, Peppe Fera, Ciccio Barbalace di LabDem
Da sinistra: Luigi Beninati, Peppe Fera, Ciccio Barbalace di LabDem

Continua il botta e risposta tra il vicesindaco Guido Signorino e LabDem sullo stato delle casse di Palazzo Zanca.

“Le giaculatorie trite e ritrite del professor Signorino, suffragate da un'autoreferenzialità al limite del patologico su talune scelte del passato, dimenticando di citare taluni suoi attuali alleati che su quel passato potrebbero renderlo edotto, non producono proprio nulla.

Nulla se non una pedante autoassoluzione rispetto alle scelte di merito su manovre finanziarie sulle quali LabDem ha da espresso le proprie valutazioni critiche“.

Così Francesco Barbalace, coordinatore regionale LabDem Sicilia, associazione del Partito Democratico che da giorni contesta in maniera sistematica i dati forniti dal vicesindaco e assessore al Bilancio della Giunta Accorinti, in un crescendo rossiniano che sembra destinato a non smorzare i toni, almeno per il momento.

“Continueremo con le nostre valutazioni -aggiunge Barbalace- riunendoci nei luoghi in cui sarà possibile farlo, fossero anche luoghi pubblici come un bar o, come già avvenuto, promuovendo una tavola rotonda coordinata dal professor Giovanni Moschella nell'aula magna del Dipartimento di Scienze politiche, alla presenza di esperti riconosciuti di spending review per le amministrazioni locali delle università di Napoli e di Milano, oltre che di giovani autorevoli docenti del nostro ateneo.

Pur invitato, il professor Signorino, non ha partecipato a confronti con altri economisti e politici, che forse non ritiene meritevoli della sua attenzione e, soprattutto, della sua scienza. Ce ne faremo una ragione, ma non rinunceremo a dire la nostra nelle forme e nei modi che saranno possibili.

Luigi Beninati, conoscitore puntuale delle tecniche di bilancio e forte di una solida esperienza maturata sul campo in anni difficili, da par suo continuerà a incalzare cotanto ingegno e a sottoporre alla riflessione pubblica il merito di talune scelte del nostro autorevolissimo accademico messinese.

Il cui atteggiamento mi fa ritornare alla mente quel tale del quale si dice che ha voluto e vuole bene a tanta gente, ma non ha mai trovato nessuno al quale valesse la pena di voler bene più che a se stesso e il detto se ci si riempie troppo di sé  non c'è più posto per le idee.

Pensiamo, in piena coscienza, che il nostro di qualche spazio ancora per le idee sia tuttora in  possesso -conclude Barbalace- e se trovasse il tempo per un confronto anche con LabDem potrebbe essere una buona occasione per tutti”.

Nella trasmissione Malalingua in onda su TCF venerdì prossimo, Emilio Pintaldi parlerà proprio dei conti in rosso di Palazzo Zanca. Tra gli invitati ci sarà anche il responsabile del settore economia e finanza di LabDem Luigi Beninati. Se questa volta il sindaco Accorinti o il vicesindaco Signorino decidessero di partecipare, forse si potrebbe fare più chiarezza su passaggi fondamentali come il Consuntivo 2014 e il Previsionale 2015, dei quali non si hanno ancora notizie.

Elio Granlombardo

Ama visceralmente la Sicilia e non si rassegna alla politica calata dall’alto. La “sua” politica è quella con la “P” maiuscola e non permette a nessuno di dimenticarlo. Per Sicilians segue l'agorà messinese, ma di tanto in tanto si spinge fino a Palermo per seguire le vicende regionali di un settore sempre più incomprensibile e ripiegato su se stesso. Non sopporta di essere fotografato e, neanche a dirlo, il suo libro preferito è “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.

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