#Messina. @Berlin di Gerri Gambino allo studio Galbo-Marabello

Mostra Gambino“Fotografie scattate a Berlino. Reportage? Resoconto turistico? Campionario di emozioni congelate dal loro proporsi come qualcosa di simile a un'immagine? No. Già lo dichiara il e nero, in fondo, col suo distacco dall'ingenuità documentaria del ‘reale'… La fotografia è pur sempre traccia, indice, metonimia visivo/esistenziale. Tuttavia Gambino sembra intendere la fotografia come uno scontro con un visibile. Cioè con uno spazio.”

E' questo l'incipit con cui Giuseppe Frazzetto, critico d'arte e docente presso l'Accademia di Belle Arti di Catania, apre il testo di presentazione della mostra di Gerri Gambino, allestita presso lo studio di Adriana Galbo e Luciano Marabello, architetti a Messina.

Gambino, giornalista pubblicista e sensibile fruitore dell'arte contemporanea (già editore e direttore della rivista d'arte contemporanea Apeiron) presenta immagini dalla poetica intensa e dal linguaggio rigoroso ambientate tra le più prestigiose architetture berlinesi per parlare essenzialmente e intimamente della condizione umana in rapporto allo spazio non solo urbano.

“Gli affondi di Gambino – conclude Frazzetto – cercano lo spazio-momento lasciato vuoto (quindi in effetti pieno, cioè sensato) dall'automatismo dell'apparato, inconscio tecnico sempre sul punto di annullare la nostra soggettività con la sua ‘programmazione' ovvero con la sua presenza di nulla. Gli affondi di Gambino, le sue fotografie, cercano un luogo in cui ancora si possa conoscere, apticamente con gli occhi con l'obiettivo sola mente…”

L'iniziativa, finanziata e prodotta autonomamente, ha carattere esclusivamente filantropico e vuole essere un contributo al dibattito culturale cittadino. 

La mostra resterà aperta fino a giovedì 24 marzo ed è visitabile tutti i giorni domenica inclusa dalle 11 alle 13 e dalle 18 alle 20.

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