#Messina. Authority, Lauricella: “No all’accorpamento con Gioia Tauro”
Ancora un no all'accorpamento dell'Authority di Messina con quella di Gioia Tauro. Questa volta il niet arriva dal parlamentare PD Peppe Lauricella.
“Vogliamo dare un segnale forte perché ad essere messa a rischio è l'autonomia del territorio che rischiamo di perdere -commenta il deputato nazionale. Sì alla sinergia e alla cooperazione con le altre realtà portuali, no all'accorpamento con il porto di Gioia Tauro, ma favorevoli ad una diversa previsione di integrazione con i porti siciliani di Catania ed Augusta. La riforma dei porti porterebbe a effetti negativi e pesantissimi alla già disastrata economia del territorio messinese”.
Al Governo Renzi Lauricella e i circoli Umanesimo e Riformismo chiedono di rivedere il nuovo Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica.
“L'Autorità Portuale di Messina ha un bilancio in attivo -aggiunge il parlamentare. L'annessione negherebbe ogni opportunità di governo efficiente delle aree portuali e non agevolerebbe i progetti di sviluppo futuri. Il porto per la città di Messina è una risorsa. Mantenerne l'autonomia vuol dire garantire futuri investimenti. Il nostro obiettivo è dare un segnale e mobilitare l'opinione pubblica su un problema che coinvolgerebbe tutta la città e tutta l'economia cittadina”.
Nessuna obiezione rispetto alla concentrazione delle funzioni di promozione, pianificazione, gestione e controllo di competenza delle 24 Authority italiane, ma il veto di Lauricella riguarda la decisione di accorpare l'Autorità Portuale di Messina con un'area nella quale vige uno statuto regionale diverso da quello siciliano, perché “non rivestendo i caratteri di autonomia come quello dell'Isola, si rischia di creare un pasticcio di norme -chiosa Lauricella. Siamo per l'accorpamento con Catania e Augusta, con Messina sede dell'Autorità Portuale Integrata.
Meglio investire sulla dotazione infrastrutturale, sulla capacità di movimentazione sui collegamenti dell'ultimo miglio con le aree di retroporto ed interporti. Magari puntando a una maggiore offerta tecnologica come il preclearning (la spedizione del manifesto di carico nave prima ancora dell'approdo della stessa per velocizzare le operazioni di sbarco in porto riducendo i tempi morti di sdoganamento merci) e migliorare i servizi in porto.
Tutto ciò -conclude il parlamentare- per realizzare una vera piattaforma logistica integrata del territorio siciliano, equidistante ed al centro dell'area mediterranea”.
On.le Lauricella sarebbe meglio che si chiarisse ai messinesi cosa si può fare a Messina perchè a furia di dire no, si rischia di emigrare tutti……. Nessuno credo possa prendere posizione senza confronti con la cittadinanza e senza fare proposte alternative serie di sviluppo.