#Messina. Asili nido, PRC: “Giunta succube dei dispositivi di austerity”

Mensa scolasticaLevata di scudi contro la decisione dell'amministrazione Accorinti di far pagare le rette degli asili nido a tutti i bambini, anche a quelli delle famiglie meno abbienti.

Dopo la denuncia del consigliere comunale UDC Libero Gioveni, che ha chiesto le dimissioni dell'assessore ai Servizi sociali Nino Mantineo, arriva la dura presa di posizione del Circolo Peppino Impastato di Rifondazione Comunista Messina.

“Un aggravio che ricadrà inevitabilmente su chi percepisce un reddito inferiore ai 6.524,57 euro annui -denunciano i portavoce- che alla luce di queste nuove disposizioni si troverà a pagare 90 euro al mese per mandare i propri figli all'asilo.

Consideriamo troppo alti i costi anche per le altre due fasce di reddito previste: quella che va dai 6.524,57 euro ai 13.049,14 euro (che pagherà 180 euro al mese) e quella superiore ai 13.049,14, che ne pagherà 270. Un'enormità se pensiamo che la crisi economica non accenna a diminuire, che il potere di acquisto si riduce sempre di più e che le famiglie impegnate a far quadrare i propri bilanci con salti mortali e che non hanno una forte rete parentale alle spalle saranno costrette a pagare queste rette pur di mantenere il posto di lavoro”.

La decisione della Giunta Accorinti di far pagare l'asilo nido a tutti i bambini sarà una legnata per le famiglie meno abbienti, metterà a dura prova l'organizzazione quotidiana delle famiglie (non tutti possono contare sulle baby sitter) e penalizzerà ulteriormente le donne, già massicciamente escluse dai circuiti lavorativi, come risulta dai dati elaborati dal “Quinto Studio sullo stato dell'occupazione nella provincia di Messina” curato da Cgil e IRES Cgil.

“La Giunta giustifica quest'aumento perché nei meccanismi di bilancio i costi per il servizio rientrino e si rispetti quanto previsto dal Piano di Riequilibrio da noi aspramente criticato -aggiungono i portavoce del Circolo Impastato- nonostante il Testo Unico degli Enti Locali specifichi che per gli asili nido i costi debbano essere coperti dai proventi tariffari e dai .

Una scelta quindi non obbligatoria. La Giunta può infatti rivedere le fasce e cercare di consentire l'accesso gratuito ai bambini provenienti dai nuclei familiari meno abbienti. Qual è il confine etico oltre il quale l'Amministrazione non si deve spingere? E' questa la rotta giusta?”.

Dito puntato quindi contro la Giunta, accusata da Rifondazione Comunista di “seguire un solo percorso: rendere perfettamente inservibili gli asili pubblici (Messina è maglia nera in Sicilia) regalando il primato a quelli privati e obbedire cecamente ai meccanismi di rientro.

Degli asili pubblici usufruiscano per lo più gli strati popolari, evidentemente incolpevoli della loro condizione di povertà. Il classismo e il pressapochismo di queste scelte appaiono evidenti, soprattutto alla luce del mancato raggiungimento del finanziamento che doveva servire ad alleggerire i costi degli asili comunali”.

I militanti del Circolo Impastato dichiarano di essere consapevoli che non ci sia alcuna possibilità per un'inversione di rotta dell'esecutivo Accorinti, accusato di essere “totalmente succube dei dispositivi di austerity. Pretendiamo però un approccio più ragionevole e più attento verso i ceti più deboli e chiediamo un passo indietro così come si fece per le scolastiche nell'autunno 2013. Vorremmo tanto essere smentiti dai fatti, ma pensiamo che questo sia uno dei tanti ben servito che il Piano di Riequilibrio ci riserverà”.

mm

Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *