Mafia e corruzione in atti giudiziari. Assolto con formula piena Giuseppe Gullotti.

Il legale Antoniele Imbesi
Il legale Antoniele Imbesi

Il Tribunale collegiale di ha assolto con formula piena, “perché il fatto non sussiste”, Giuseppe Gullotti dall'accusa di corruzione in atti giudiziari aggravata dall'agevolazione all'associazione mafiosa. Gullotti, indicato come capo della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto, era stato coinvolto in un'inchiesta che intrecciava le vicende del maxiprocesso “Mare Nostrum” e l'omicidio del giornalista .

A difenderlo con successo l'avvocato Antoniele Imbesi, che ha ottenuto l'assoluzione piena al termine del giudizio ordinario, ai sensi dell'art. 530 comma 1 del codice di procedura penale.

L'accusa, fondata esclusivamente sulle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Carmelo D'Amico, sosteneva che Gullotti, dal carcere di Cuneo nel 2008, avrebbe promesso al dott. Olindo Canali – allora Pubblico Ministero a Barcellona Pozzo di Gotto – una somma di 300.000 euro (in parte consegnata) affinché redigesse, nel 2006, due documenti in cui si affermava che Gullotti era stato ingiustamente condannato per l'omicidio del giornalista.

La Procura aveva già chiesto un'assoluzione, seppur con formula dubitativa, ritenendo il racconto di D'Amico non riscontrato nonostante una certa credibilità soggettiva. La difesa, invece, ha sostenuto con determinazione la totale inattendibilità delle dichiarazioni del pentito, dimostrandone l'infondatezza alla luce delle risultanze istruttorie.

Va ricordato che il dott. Canali era già stato assolto per i medesimi fatti con rito abbreviato.

Nel pomeriggio di ieri è arrivata la sentenza definitiva: assoluzione piena per Giuseppe Gullotti.

L'avvocato Antoniele Imbesi ha espresso soddisfazione per l'esito del processo:
“Il Tribunale di Reggio Calabria ha ristabilito con forza la verità. La ampia formula assolutoria attesta la radicale insussistenza delle accuse formulate dal collaboratore di giustizia Carmelo D'Amico, ritenendole infondate ed irricevibili.”

 

Carmelo Amato

Il giornalismo è la sua ragione di vita. Indistruttibile, infaticabile, instancabile, riesce a essere sul posto “prima ancora che il fatto succeda”. Dalla cronaca nera allo sport nulla gli sfugge. È l’incubo degli amministratori comunali, che se lo sognano anche di notte e temono i suoi video e i suoi articoli nei quali denuncia disservizi e inefficienze e dà voce alle esigenze dei suoi concittadini.