Lunedì si firma la cassa integrazione per Casa Serena

Ingresso Casa Serena 20121130 GI7Q4281
L'ingresso di Casa Serena

Per la definizione della in deroga della cooperativa Azione Sociale l'appuntamento è per lunedì prossimo all'Ufficio Provinciale del Lavoro, quando si sottoscriverà l'accordo per i lavoratori di Casa Serena, la casa di riposo per anziani del Comune.

“Passaggio questo -dichiarano il segretario generale della Cisl FP di Messina Calogero Emanuele e il rappresentate aziendale Saro Contestabile- che consentirà di sanare la aperta con la cooperativa, che dopo l'avvio dei lavori di ammodernamento e manutenzione di Casa Serena ha ridotto le ore per i 104 lavorative per il periodo tra giugno e dicembre 2013, che a giudizio della Cisl apre anche spiragli per il 2014 in quanto i lavori di messa in sicurezza risultano in stato di avanzamento”.

Per quanto riguarda invece la coop Teseos, la procedura è stata sospesa per consentire ulteriori approfondimenti. La richiesta degli ammortizzatori sociali in deroga riguarda 20 lavoratori per il periodo da gennaio a giugno 2013.

“La Cisl -puntualizza Calogero Emanuele- è sempre stata convinta che tutte e due le cooperative abbiano i requisiti e le condizioni per il riconoscimento della cassa integrazione in deroga, proprio perché si tratta di servizi in fase d'implementazione e che dovrebbero andare a regime con la nuova gara per la gestione di Casa Serena e con il passaggio dei lavoratori della Teseos alla futura Società Servizi Riabilitativi che si appresta a gestire l'intero sistema della riabilitazione per conto dell'Azienda Sanitaria Provinciale. Così si andrebbero a sanare in parte le vertenze aperte ma per noi l'intero sistema è tutto da riscrivere.

Tutte le istituzioni coinvolte -conclude Emanuele- devono entrare nella logica di una gestione complessiva, sinergica e coordinata, che passa dall'utilizzo delle risorse pubbliche in maniera ragionata e programmata. Proprio con questo intento abbiamo assunto una ferma posizione con analisi e proposte rispetto a tutto il sistema dei servizi socio-assistenziali erogati in città e sul territorio provinciale da parte degli Enti, convinti che non serve agire per tappe o in maniera parziale e che se si continua e si persevera così si rischia di paralizzare l'intero sistema”.

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