L’ultimo saluto dell’Università di Messina a Mario Centorrino

Mario Centorrino
Il professor Mario Centorrino

L'Università di Messina ha salutato oggi per l'ultima volta Mario Centorrino, economista di grande spessore e Professore Emerito, scomparso improvvisamente martedì scorso.

Stamane, dalle 9 alle 11.30, nell'Aula Magna dell'Ateneo è stata allestita la camera ardente alla quale hanno presenziato commossi in centinaia, tra esponenti del mondo accademico, allievi, autorità, giornalisti e molti amici.

Il Prorettore Vicario dell'Ateneo Emanuele Scribano, in rappresentanza del Rettore , assente per motivi istituzionali,  ha aperto la cerimonia di commiato leggendo il messaggio che quest'ultimo ha voluto indirizzare alla famiglia e alla Comunità accademica: La prematura scomparsa del professore Mario Centorrino è stata per me come un fulmine a ciel sereno.

Una triste notizia, inaspettata nei tempi e nei modi, a cui stento ancora oggi a credere. La figura del professore Centorrino ha accompagnato la mia vita accademica sin dai suoi inizi, prima come insigne economista e poi come caro e stimato amico. Mario è stato uno studioso che ha saputo combinare in modo sapiente ed efficace la ricerca pura alla consulenza pubblica e privata e all'attività pubblicistica di divulgazione. E' stato un accademico spinto da una forte passione civile. Le sue doti culturali e professionali sono state costantemente proiettate a tradurre i risultati dei suoi studi e le tesi sostenute nei circuiti scientifici nazionali ed internazionali in scelte di politica economica.

Persona paziente, sagace e cortese, non strillava mai i suoi argomenti e le sue convinzioni, ma conversava e, conversando, convinceva e si faceva convincere, spesso smussando i risvolti piu' inutilmente ruvidi nelle questioni all'ordine del giorno. Non faceva mancare mai la sua raffinata e arguta ironia anche in momenti particolarmete complessi e delicati. Un'ironia sapiente e mai fuori posto che, applicandola anche e soprattutto a se stesso, aumentava l'autorevolezza della sua personalità.

E' stato un maestro amato e stimato, cordiale e disponibile, capace di stimolare l'interesse e la curiosita' intellettuale di generazioni di studenti che hanno frequentato le sue lezioni e di allievi che ha sostenuto e voluto bene con imparegiabili doti di maestro di scienza e di vita.

Caro Mario, la tua umanita' prudente, discreta e misurata, ma sempre calda e illuminata da profondo rispetto manchera' a tutti coloro che, come me, hanno avuto l'onore e il privilegio di conoscerti a fondo, apprezzando un uomo che nella sua vita ha saputo sempre trasformare l'incontro delle menti in incontro di persone e di sentimenti.”.

Anche i suoi allievi più anziani, oggi docenti, hanno voluto ricordare la figura del loro maestro. “Per Mario Centorrino l'economia non era una disciplina autoreferenziale che si appaga per l'eleganza formale dei suoi ragionamenti (non di rado astratti e per nulla collegati con la realtà) -ha sottolineato Guido Signorino. Era invece uno strumento per comprendere la società in cui viviamo e, possibilmente, per migliorarla.

In una Università pluricentenaria, Mario è stato fondatore. Fondatore della Facoltà di Scienze Politiche, dell'Istituto di Economia, Statistica e del Territorio e di un gruppo di studio che vorrei definire “scuola”, avendo lui avviato alla carriera universitaria un numero altissimo di allievi”.

“Tu proponevi un modello di Università aperta al territorio e alla comunità -ha proseguito poi il prorettore Michele Limosani. L'Università, spesso ripetevi, è del territorio ed è per il territorio. Abbiamo la responsabilità di contribuire all'elaborazione di un modello sociale culturale ed economico di sviluppo per la nostra comunità. Un messaggio che a molti di noi, oggi impegnati a vari livelli e con diverse responsabilità nel governo di questa prestigiosa Università, suona come un invito e un motivo ispiratore della nostra azione.

Lungimiranza, visione strategica, capacità di guardare oltre le posizioni personali, sia pur legittime, alla ricerca di soluzioni finalizzate ad interesse di natura generale, in tutto questo tu eri maestro. Hai contribuito così a far nascere quell'humus istituzionale indispensabile per la crescita dei giovani ricercatori.”

Poi la lettura del messaggio della famiglia di Mario Centorrino: “Desideriamo ringraziare in primo luogo tutti coloro i quali hanno permesso e si sono adoperati per la realizzazione di questo momento di ricordo e saluto, consentendo così di soddisfare quelle che erano le volontà espresse da Mario. Lui che di questa Università ha sempre fatto la propria bandiera. Un ringraziamento che ovviamente estendiamo a quanti sono qui presenti o, anche se lontani, hanno fatto pervenire la loro testimonianza.

Messaggi, telefonate, e-mail, post sui social network, articoli, necrologi, il vostro essere qui oggi: sono stati per tutti noi – e, credeteci, non si tratta di parole di circostanza – un grande conforto in questo triste momento. Non possiamo, quindi, che ribadire il nostro più sentito ringraziamento a tutti. Un ultimo grazie, senza volere scivolare nella retorica, vogliamo rivolgerlo a Mario a nome nostro e di quanti ne hanno apprezzato le doti umane e professionali: grazie per esserci stato”.

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