Lucy Fenech: “La Tares un atto di responsabilità verso la città”

Lucy Fenech
Lucy Fenech, capogruppo Cambiamo Messina dal Basso

“Un grande atto di responsabilità per il bene della città”. Così Lucy Fenech, capogruppo di Cambiamo Messina dal Basso, definisce l'approvazione della Tares.

Che aumenterà non poco rispetto alla vecchia Tarsu, anche se in compenso il regolamento premierà i cittadini più virtuosi che faranno la raccolta differenziata, garantendo loro uno sconto del 25% sulla quota mensile se ricicleranno almeno 7 chili di rifiuti.

“Il in aula consiliare fortemente compatto (con un solo voto contrario) sulla delibera del Regolamento Tares -dichiara la Fenech-rappresenta il culmine di un intenso lavoro durato diversi giorni che ha visto protagonisti in un dialogo collaborativo l'Amministrazione, la presidente del Consiglio, i capigruppo consiliari e molti consiglieri. Un lavoro che ha avuto al centro il bene della città e che ha permesso alle parti in dialogo, pur molto diverse tra loro, di convergere su un unico testo raggiungendo un accordo”.

La capogruppo di CMdB chiarisce subito che la Tares è una tassa obbligatoria e che la mancata approvazione avrebbe comportato lo stop dell'invio delle risorse statali.

“Non applicare questo tributo in un Comune in pre-dissesto come il nostro -spiega la Fenech- avrebbe avuto delle conseguenze molto gravi.

Oltre la mancata possibilità di qualsiasi finanziamento statale, con gravi ripercussioni anche sul , ci sarebbe stata la difficoltà di approvare entro il 30 il bilancio previsionale (del quale la Tares è voce fondamentale), che è lo strumento che darà alla città la possibilità di affrontare il piano decennale di riequilibrio per permetterci di evitare il tanto paventato dissesto finanziario del nostro Comune.

Ecco perché i pochi consiglieri rimasti ieri in aula fino allo scoccare della mezzanotte che hanno votato per l'approvazione del Regolamento Tares, hanno dimostrato, facendo appieno il loro dovere a prescindere da prese di posizione partitiche, un forte senso di responsabilità.  Senso di responsabilità che, sono certa, distinguerà sempre di più l'azione del Consiglio Comunale in questo delicatissimo momento della città”.

E anche se il decreto Imu 2 consente ai Comuni di far valere anche per il 2013 Tarsu e Tia rinviando la Tares di un anno, i Comuni come Messina “che in passato hanno riscosso tramite iscrizione al ruolo, avrebbero dovuto affrontare notevoli difficoltà legate proprio alla riscossione, perché qualora avessero optato per il mantenimento della Tarsu non avrebbero potuto riscuotere la tassa se non il prossimo anno e con un notevole aggravio di spese a proprio carico, attualmente non sostenibili. Gravissime le conseguenze per l'intera città qualora, in caso di mantenimento della Tarsu, non fosse stato possibile ottenere il primo incasso entro il 2013.

Una nuova tassa da pagare dunque -dichiara ancora Lucy Fenech- ma che grazie ad un lavoro congiunto, avvenuto non senza difficoltà, ha permesso di porre l'attenzione sui possibili sgravi per i cittadini. Occasione che mette le basi per incentivare sempre di più quel percorso virtuoso che trasformerà i rifiuti da problema in risorsa, promuovendo la raccolta differenziata. Gli sgravi infatti premiano i virtuosi, secondo il principio che chi meno inquina meno paga, e incentivano quel percorso che pian piano vuole togliere Messina dall'ultimo posto in classica per la raccolta differenziata”.

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