#L’anticospeziale. Cacao, il cibo degli dei

Giuseppe Di Prima
Il dottor Giuseppe Di Prima

Negli ultimi anni il cacao, definito anche il cibo degli dei, e i suoi derivati sono stati oggetto di numerosi studi scientifici. Le ricerche hanno infatti dimostrato come il cacao sia dotato di proprietà salutistiche grazie soprattutto alla presenza di antiossidanti di natura fenolica. Ha un potere antiossidante tra i più elevati in assoluto ed è una delle sostanze naturali più ricche di polifenoli (antocianine, catechine, leucocianidine): tutti antiossidanti in grado di combattere i radicali liberi e rallentare il processo di invecchiamento delle cellule e contiene anche sostanze stimolanti (teobromina) che agiscono a livello del sistema nervoso centrale (proprietà toniche e nervine).

Questi componenti, uniti all'elevato contenuto di fibra (ben 29 g per 100 g di polvere di cacao) e alla ricchezza di magnesio (100 g di polvere di cacao ne contengono più del 100% del fabbisogno giornaliero), ne fanno quindi un alimento funzionale per la nostra dieta. Gli alti contenuti di ferro, magnesio, fosforo, potassio e calcio e la bassa presenza di sodio lo rendono anche una buona fonte di sali minerali per la dieta: caratteristiche che lo rendono un alimento particolarmente indicato nei soggetti che svolgono attività sportiva. E' quindi un ingrediente funzionale per la dieta moderna.

Numerosi studi hanno evidenziato che alimenti e bevande ricche in flavonoli (catechine presenti nel cacao) possono esercitare effetti cardioprotettivi, migliorando la funzione dell'endotelio,  nella prevenzione del danno aterosclerotico alla parete delle arterie, rallentando l'ossidazione delle LDL, più conosciute come colesterolo cattivo.  La presenza di magnesio riveste invece un particolare significato, specie in associazione con la 2-feniletilamina, nel determinare gli effetti antidepressivi del cioccolato. Coinvolto nella trasmissione degli impulsi nervosi, contribuisce alla funzione nervosa e muscolare, alla riduzione della stanchezza e dell'affaticamento, svolgendo un ruolo fondamentale nel energetico e nella sintesi proteica.

Recenti studi hanno poi dimostrato proprietà antimicrobiche a livello orale dei polifenoli del cacao e sono anche in corso studi che saggiano l'attività antivirale di diversi composti del cacao. La componente insolubile del cacao inoltre, è responsabile degli effetti benefici sulla flora microbica intestinale, perché proteine e polisaccaridi reagiscono tra di loro formando le melanoidine. Queste molecole sono potenti antiossidanti che proteggono il tratto gastrointestinale.  I metaboliti bioattivi che si formano, vengono poi assorbiti dal nostro organismo e contribuiscono ai benefici correlati al consumo di cacao e cioccolato.

Le componenti principali del cacao e alcuni dei più significativi elementi secondari si differenziano sia in funzione della varietà e dell'origine geografica, sia della trasformazione a cui sono sottoposte. Il panello che viene a formarsi dopo la macinazione e pressatura delle fave di cacao tostate è infatti un semilavorato molto importante non solo per le sue caratteristiche organolettiche ma anche dal punto di vista nutrizionale. Da questo si ottiene, infatti, dopo un processo di frantumazione e macinazione, il cacao amaro in polvere, la materia prima utilizzata dall'industria alimentare. Comunque, nonostante le numerose evidenze positive sulla salute, bisogna anche pensare al cacao e al cioccolato come ad alimenti che addolciscono la e ricordare a coloro che dicono che crei dipendenza una frase celebre di J.G. Tullius: “Nove persone su dieci amano il cioccolato, la decima mente”.

 

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