#LaMessinachenonvogliamo. Clochard al freddo in via Felice Bisazza

Un senza tetto in via Felice Bisazza
Un senza tetto in via Felice Bisazza

Scene di ordinaria indigenza a Messina. Siamo in via Felice Bisazza, sono passate da poco le 11 del mattino. Un uomo, un clochard.

Forse un anziano indigente, forse uno straniero che ha perso qualsiasi speranza di una vita migliore, dorme su una panchina.

I suoi vestito sembrano leggeri e per coprirsi ha a disposizione solo una coperta, peraltro insufficiente.

Tutti passano di fretta. La scena non è più rara come una volta e in molti tirano dritto.

Solo un'anziana signora, con in mano le buste della spesa, si ferma qualche secondo a guardare l'uomo sulla panchina.

Sembra incerta su cosa fare. Alla fine se ne va via. Il clochard resterà ancora sulla panchina, sempre più solo, mentre le vite frettolose degli altri gli passano accanto rapide e indifferenti.

Il freddo
Per ripararsi dal freddo l'uomo ha solo una coperta 
Un'anziana
Un'anziana osserva il clochard
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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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