Ladri di cadaveri – Burke & Hare

burkeandhare

Paese: Regno Unito
Durata: 91 minuti
Genere: Commedia
Regia: John Landis

Il ritorno alla macchina da presa di Landis dopo ben dodici anni ci presenta una commedia nel più puro humor nero britannico. Già dalla premessa se ne ha una buona dimostrazione, con il sottotitolo: “This is a true story. Except for the parts that are not”, ovvero, questa è una storia vera. Eccetto per le parti che non lo sono.

Nella Edimburgo del primo Ottocento i due più eminenti dottori dell'università di medicina si contendono i cadaveri dei poveri deceduti allo scopo di approfondire le proprie conoscenze di anatomia umana. Da un lato il professor Knox, dall'altro il professor Monro, che grazie ai suoi appoggi politici riesce con un colpo di mano ad ottenere il monopolio di tutti i cadaveri. I due poveri saltafossi Will Burke e Will Hare, spiantati senza un soldo, troveranno il modo di guadagnarci sopra, senza rendersi conto del ginepraio in cui precipiteranno…

Una pellicola molto inglese e molto divertente che, rivisitando in chiave comica la vicenda degli assassini Burke e Hare, si fa largo in un tema lugubre come quello dei profanatori di , che se da un lato è deprecabile, dall'altro ha dato un grande slancio agli studi di anatomia. Pellicola imperdibile, viva, frizzante, intelligente e ironica, con un gusto tutto suo per il macabro e qualche efferatezza qua e là com'è costume di Landis; il quale non delude affatto, sfornando un prodotto all'altezza di altre sue grandi pellicole quali “Oscar, un fidanzato per due figlie” “Animal House” e “Una poltrona per due”.

Per questa pellicola, tra l'altro magistralmente musicata da Joby Talbot, John Landis ha riunito un cast di tutto rispetto, con nomi del calibro di Christopher Lee (ruolo piccolo ma amabile), Andy Serkis, salito nell'Olimpo del cinema per il suo ruolo di Gollum nella saga di Peter Jackson, Simon Pegg, il geniale attore-sceneggiatore di film come “Hot fuzz” e “L'alba dei morti dementi”, Tom Wilkinson, che ha all'attivo pellicole quali “Ragione e sentimento”, “Batman begins” e “Michael Clayton” e ultimo ma non ultimo, il geniale caratterista Tim Curry (“Legend”, “It”, “The Rocky horror picture show” “Annie”). Consigliato a chi ha lo stomaco per “morire” dal ridere.

Paolo Failla

Sano di mente nonostante un'infanzia con classici Disney e cartoni animati giapponesi, il battesimo del fuoco arriva con i film di Bud Spencer e Terence Hill, le cui opere sono tutt'ora alla base della sua visione sull'ordine del cosmo. Durante l'adolescenza conosce le opere di Coppola, i due Scott, Scorsese, Cameron, Zemeckis, De Palma, Fellini, Monicelli, Avati, Steno e altri ancora. Su tutti Lucas e Spielberg . Si vocifera che sia in grado di parlare di qualsiasi argomento esprimendosi solo con citazioni varie. Ha conosciuto le vie della Forza con una maratona di Star Wars di oltre 13 ore.

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