L’Accademia Filarmonica rischia di chiudere per mancanza di fondi

Sede Accademia Filarmonica
Il presidente Uccello nella sede dell'Accademia Filarmonica

Quello di sabato potrebbe essere l'ultimo concerto dell'Accademia Filarmonica di Messina. Dopo 65 anni di attività ininterrotta l'associazione sarà costretta a chiudere per mancanza di fondi e darà l'addio al Palacultura con il duo di flauto e arpa Maurizio Bignardelli e Nadezda Sergeeva, che proporrà musiche di Sphor, Ciardi, Gliere, Faurè, Rota e Damase.

Un'eventualità annunciata già da dal presidente Giuseppe Uccello e confermata la settimana scorsa, quando durante l'ultimo concerto l'Accademia Filarmonica fece presente agli abbonati di non essere più in grado di proseguire con la rassegna per mancanza di sostegno economico da parte della Regione Sicilia.

Il vicepresidente Marcello Minasi ha incontrato lunedì scorso l'assessore comunale alla Cultura Tonino Perna per vagliare nuove ipotesi a tutela della stagione, a partire dalla fruizione gratuita del PalaCultura “così come -si legge nella nota inviata alla stampa dall'associazione- decantava la propaganda elettorale del gruppo Accorinti.

Va ribadito un concetto fondamentale: l'Accademia Filarmonica avrebbe diritto a privilegi economici da un punto di vista giuridico in quanto ente morale e quindi inserita in un apposito capitolo di spesa della Regione Sicilia, che non ha nulla a che vedere con sagre o fiere. Venendo a mancare i fondi regionali, dovrebbe comunque esistere una sorta di salvagente, anche a livello territoriale, che possa sostituirsi al Governo siciliano. Se questo salvagente non svolgerà la propria funzione, quello di sabato 18 gennaio sarà l'ultimo concerto dell'Accademia dopo 65 anni di gloriosa storia musicale.

Ringraziamo in particolare i musicisti che si sono resi disponibili per questo ultimo appuntamento malgrado le difficoltà, i fedeli abbonati e coloro che mostrano interesse per la cultura musicale di questa città, senza condizionamenti”.


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