La notte tra domenica e lunedì riapre il porto di Tremestieri

Dragaggio Tremestieri 30 7 2014
Le operazioni di nel porto di Tremestieri

Il primo scivolo a mezzanotte dell'11 agosto e il secondo poche ore dopo, alle 7 del mattino. Dopo anni di blocco parziale a causa dei continui insabbiamenti, il porto di Tremestieri riapre al con entrambi gli approdi.

Le due invasature resteranno aperte fino alle 20 e nella prima fase, che durerà un paio di settimane, la sola apertura diurna comporterà un aumento delle corse delle tre compagnie di navigazione a non meno di 40. Poi, quando il porto sarà a regime 24 ore su 24 le corse arriveranno a sessanta: 12 Meridiano Lines, 18 BluFerries e 30 Caronte&Tourist.

“In questi giorni i lavori di dragaggio sono proseguiti -spiega Nino Samiani, comandante della Capitaneria di Porto di Messina- e confermo la riapertura del porto, relativamente al primo scivolo, alla mezzanotte tra domenica e lunedì. Il secondo sarà attivo dalle 7 del mattino e nel frattempo i lavori proseguiranno all'esterno dell'area portuale per almeno altri 15 giorni”.

“Forse è la volta buona -commenta Michele Barresi, delegato regionale Orsa Trasporti. Dopo anni di inspiegabili e colpevoli ritardi Messina potrebbe davvero essere liberata dalla schiavitù del gommato pesante. Adesso non ci sono alibi per nessuno. Quando il porto sarà aperto h24 le due invasature potranno smaltire il 95% dei TIR che attraversano lo Stretto, ma occorre tenere alta la guardia sul sistema deroghe, il cui controllo deve passare al Corpo di municipale del Comune di Messina, mentre tutti i mezzi da e per Villa San Giovanni dovranno essere obbligati a imbarcarsi a Tremestieri, liberando la Rada San Francesco e il porto storico una volta per tutte.

L'amministrazione e la politica cittadina si attivino concretamente per l'avvio delle opere di ampliamento del porto di Tremestieri e per la riqualificazione della via Don Blasco. Due opere che garantirebbero la soluzione anche del problema Cartour. Nelle more che siano realizzate, è necessario individuare soluzioni condivise anche per i prossimi anni, così da liberare Messina dai mezzi che sbarcano al Norimberga almeno nelle fasce diurne, affinché il braccio di ferro tra i diritti della cittadinanza e gli interessi degli armatori non si riproponga anche l'anno prossimo”.

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