La lunga battaglia dell’Arcigay per il Registro Unioni Civili

 

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Campagna contro l'omofobia

Sono tre le circoscrizioni messinesi che hanno dato parere favorevole all'istituzione del Registro delle Unioni civili: la III-IV-V. I lavori per il momento sono ben lontani dall'approdo in Consiglio comunale, visto che ancora non c'è una richiesta al vaglio della Commissione deputata al caso.

“Per il momento abbiamo dato una battuta di arresto all'iter istituzionale della proposta -ha dichiarato Rosario Duca, presidente del circolo Makwan Arcygay di Messina. Prima che la richiesta arrivi in Commissione, vogliamo dialogare con tutte le parti politiche presenti in Consiglio comunale per sondare aperture e chiusure.

 La mia speranza -continua Duca- è che il PD, che con i suoi soli voti potrebbe far passare la richiesta di istituzione, dimostri di essere di sinistra. A parole lo sono, a fatti vedremo. Fatto salvo per il centrodestra, che rifiuta di incontrarci, da parte di tutti c'è una certa disponibilità. Certo, ci sono distinzioni anche all'interno dei gruppi e c'è chi preferirà astenersi”.

Mentre a Messina continua la lunga opera di convincimento dell'Arcigay affinché i politici del Consiglio comunale si decidano a dare alla comunità LGBT messinese un diritto, un segno di civiltà e rispetto, in Provincia sono quattro i Comuni che hanno dato approvazione definitiva. Quattro su 108: Torregrotta, Mazzarrà Sant'Andrea, Milazzo e .

In altri due Comuni, come a Messina, è la sola Giunta ad aver espresso parere favorevole: Sant'Alessio Siculo e Barcellona. Imminenti le discussioni in aula nei Comuni di Valdina, Monforte, Ficarra e Sant'Agata di Militello. L'amministrazione di Mongiuffi Melia si è detta disponibile ad un confronto con l'Arcigay.

“Saremo presenti in tutti i Consigli comunali in cui si voterà per l'istituzione del registro – avverte il presidente messinese. Innanzitutto per vedere come si comportano le frange politiche a noi vicine, quelle che si dicono “di sinistra”.

La lunga battaglia del circolo per l'istituzione del registro in tutti i Comuni della provincia ha richiesto l'impegno costante del presidente dell'Arcigay di Messina, che ha consegnato personalmente le richieste a tutte le 108 amministrazioni locali della provincia.

“Ogni singolo Comune ha il diritto e il dovere di fornire questo servizio -ha sentenziato Duca- anche se ci fosse una sola coppia ad averne bisogno. Mantenere i contatti con tutti è difficile, io ed il segretario del circolo non possiamo farlo da soli, per cui ci facciamo aiutare da volontari e  daa ssociazioni a noi amiche”.

Il Circolo Makwan sta anche vagliando la possibilità che sia attivato un Registro delle Unioni Civili regionale, cosa che eviterebbe la trafila delle approvazioni comune per Comune -spiega Duca. Stiamo dialogando con Marina La Farina, capo di gabinetto vicario per i Beni Culturali della Regione Siciliana. Sicuramente da parte dell'amministrazione regionale c'è una grande apertura – ha concluso il presidente di Makwan”.  

I numeri sulla presenza effettiva LGBT nella provincia messinese si attesterebbero, secondo i dati del circolo, sul 12% sull'intera popolazione e sul 3% di coppie di fatto sulla popolazione LGBT. Un'incidenza tale da richiedere un servizio, qual è quello del Registro, di civiltà e tolleranza.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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